Calcio

La Reggina paga le scadenze, il Brescia resta col fiato sospeso

Domani la commissione analizza i ricorsi del Lecco e dei calabresi per l'iscrizione alla serie B, venerdì l’atteso Consiglio federale
Il presidente del Brescia Massimo Cellino - © www.giornaledibrescia.it
Il presidente del Brescia Massimo Cellino - © www.giornaledibrescia.it
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Se per lo scrittore e filosofo tedesco Lessing «L’attesa del piacere è essa stessa piacere», lo stesso non si può dire in questi giorni per il Brescia e per i suoi tifosi. Perché il panorama in cui ci si muove muta di ora in ora e si resta col fiato sospeso.

Dopodomani, venerdì 7, alle 10 è previsto il Consiglio federale, domani le commissioni infrastrutture e vigilanza valuteranno i ricorsi di Lecco e Reggina, ma la novità che riguarda i calabresi è il pagamento del debito di 760mila euro con l’Erario. Che potrebbe cambiare le carte in tavola a favore del club di Felice Saladini, il quale al ricorso ha allegato anche l’F24 che dimostra l’avvenuto saldo.

Passo lungo

«La Società Reggina 1914 comunica che questa sera è stato formalmente presentato ricorso alla Covisoc per chiedere l’ammissione al prossimo campionato di calcio di serie B. Si è inoltre ottemperato, anticipando il versamento delle scadenze del prossimo 12 luglio previsto dalla sentenza di omologa, al versamento delle restanti di quanto dovuto all’erario. Grazie anche al supporto delle istituzioni che hanno a cuore le sorti amaranto e quindi della città, ci siamo attivati, presso tutte le sedi di competenza, per far valere le ragioni societarie e sportive della Reggina, sempre nel totale rispetto dei ruoli e degli organismi preposti a valutare il nostro operato».

Questo il comunicato emesso in serata dalla società calabrese, che come detto al ricorso ha pure allegato l’F24 col pagamento effettuato. Domani toccherà ai cinque membri della Covisoc, gli stessi della scorsa settimana, analizzare nuovamente gli incartamenti e quindi informare il Consiglio federale su quanto deciso. Da ricordare che due di loro avevano già dato l’ok la scorsa settimana perché la società calabrese potesse ottenere la licenza nazionale, necessaria ai fini dell’ammissione alla B, mentre in tre avevano espresso parere negativo.

Ed è normale quindi che domani si preannunci battaglia viste soprattutto le novità emerse ieri, con il Brescia alla finestra. Sta di fatto che sulla base dei nuovi (o vecchi) rilievi verrà stabilito domani chi giocherà e chi no in serie B, con le società non ammesse pronte a dare battaglia anche attraverso i vari gradi della giustizia ordinaria.

La Reggina ha cercato oggi una sorta di mossa della disperazione, fermo restando che esiste una perentorietà dei pagamenti e quella era fissata in ambito sportivo al 20 giugno scorso.

Anche per questo il Brescia a scanso di equivoci ha presentato alla Covisoc una deduzione riguardo l’iscrizione dei calabresi. Senza dimenticare come l’accordo che ha formato oggetto di domanda di omologazione su cui il tribunale di Reggio Calabria si è espresso in senso favorevole con la sentenza dello scorso 12 giugno, è stato impugnato (lo abbiamo ricordato più volte) dalla società del presidente Massimo Cellino (appuntamento il 20 luglio per il ricorso).

A quanto risulta però anche l’Inps si sarebbe mosso, istituto che rispetto alla società di via Solferino/Ferramola è ben più parte in causa.

Posizione

L’ottimismo però è aumentato in riva allo Stretto, lo stesso che si percepisce pure in casa del Lecco, con i bluceleste convinti di poter «sanare» il ritardo con cui è stato indicato lo stadio di Padova come impianto per le partite casalinghe.

Ma anche qui come per la Reggina si torna al concetto della perentorietà dei termini non rispettata, su cui si è espresso tra l’altro a Tuttomercatoweb Walter Taccone, ex presidente dell’Avellino che ha ricordato come i Lupi nel 2018 furono esclusi dalla serie B per aver presentato in ritardo una fideiussione. Quasi a dire: la legge vale per tutti, ieri come oggi. Tesi che sposano pure Brescia e Perugia. Mai come in questi giorni sport, politica e giustizia si sono intrecciati e così sarà ancora per buona parte dell’estate. Domani però partono i due giorni più lunghi, tali anche per il Brescia

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