La FeralpiSalò insegue la prima vittoria interna: a Piacenza arriva il Bari

Lo sguardo di Bruno Martella è quello di chi ha ben chiaro l’obiettivo, le parole al termine dell’allenamento sono la logica conseguenza: «Dobbiamo far parlare il campo, la classifica è chiara, il campionato non può attendere».
Parole da leader, nemmeno troppo silenzioso (anzi, lui e Letizia sono considerati tra le anime del gruppo verdeblù), di una FeralpiSalò che questo pomeriggio contro il Bari, alle 14 a Piacenza, alla terza uscita con Zaffaroni vuole proseguire il cammino di crescita iniziato - dopo la secca sconfitta contro la Reggiana alla prima del tecnico milanese - con l’1-1 di sette giorni fa a Cosenza.
Obiettivo colpaccio
Alla squadra verdeblù i tre punti servono come il pane (tra l’altro quest’anno non ha mai ottenuto due risultati utili di fila e non ha ancora violato il Garilli) e non è che il nome della squadra che settimanalmente si ha di fronte debba mettere per forza paura. Il successo può arrivare contro chiunque, come ha dimostrato il Lecco, capace per esempio di andare a vincere a Palermo, dove in tempi e modi diversi sono andati ko sia la FeralpiSalò sia il Brescia. Ed il pensiero deve essere anche quello di emulare i lariani, i quali hanno dimostrato che un salto di qualità è possibile, ma servono corsa, forza, tecnica e convinzione.
Tutte qualità necessarie, come ben detto da Martella, per far parlare il campo, anche se il tifo verdeblù sarà ancora una volta surclassato da quello avversario, con i circa 1.500 supporter dei galletti che saranno in numero nettamente superiore a quello dei salodiani.
Difesa a tre
Zaffaroni, a maggior ragione contro un Bari che Marino dovrebbe schierare con un simile atteggiamento, è intenzionato a proseguire sulla via del 3-5-2, malgrado l’assenza per infortunio sia di Pilati, sia di Bacchetti, mentre Camporese è convocato per la prima volta, ma andrà ovviamente in panchina. Dei difensori titolari resta solo Ceppitelli, che sarà al centro in un reparto completato da Bergonzi a destra e Martella sulla mancina.
In mezzo al campo nessun dubbio: a destra ci sarà Felici, al suo fianco Zennaro, in cabina di regia Fiordilino, Balestrero sarà l’interno mancino. Sorpresa invece a sinistra, perché così come una caviglia malconcia nega la possibilità di scendere in campo a Kourfalidis (nemmeno convocato, difficilmente potrà rispondere alla chiamata della sua Under 21), lo stesso problema tiene al palo Tonetto, che nel secondo tempo di Cosenza era stato tra i protagonisti in verdeblù e che sarà sostituito da Letizia, la cui posizione in campo è peraltro intercambiabile con quella di Felici.
La lista degli infortunati in casa salodiana arriva così a comprendere ben otto giocatori, cosa che riduce non poco la possibilità di scelta di Zaffaroni. Voltan tornerà, forse, solo in gennaio, nelle prossime settimane potrebbe unirsi parzialmente al gruppo Da Cruz e dopo la sosta oltre a Tonetto e Kourfalidis si dovrebbero rivedere anche Di Molfetta, Pilati e Carraro.
Troppi, otto infortunati, e così molte scelte appaiono obbligate, anche se non in avanti, dove sono in odore di conferma sia La Mantia sia Compagnon, con chance pure per Parigini e, un po’ meno, per Butic.
Ripartire dal Marulla
Alla FeralpiSalò serve prima di tutto confermare la prova offerta nel secondo tempo di Cosenza. Questione di carattere e di concentrazione, necessari per affrontare un avversario che ha qualità da vendere soprattutto in attacco (Sibilli, Nasti e Diaw), esperienza in difesa con Pucino, Vicari e Di Cesare ed in mezzo al campo un motorino come Maita, molti anni fa protagonista al Lumezzane.
Tutti giocatori dei quali aver rispetto, ma non timore: la FeralpiSalò deve essere squadra, pensare a sé stessa ed a conquistare punti per la propria classifica. Solo così, come chiesto da Zaffaroni, può rimanere in piena lotta per la salvezza.
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