In forma, carico, voglioso: Balotelli pronto per l’Italia

L’amicizia va oltre un gol segnato e un gol subìto. Quello fa solo parte del calcio, che da sempre è fatto così: per 90 minuti sei uno contro l’altro, prima e soprattutto dopo i valori sono altri. Regola non scritta che vale per Emiliano Viviano e Mario Balotelli, sabato scorso uno contro l’altro nel match del campionato turco tra l’Adana Demirspor di Super Mario e il Faith Karagumruk di «Super Vivio». A spuntarla la squadra allenata da Vincenzo Montella, al portiere ex Brescia l’onere di raccogliere per cinque volte il pallone dalla rete. La quarta proprio per un gol messo a segno da «Balo»: entrato all’82’, reduce dal Covid che non gli ha permesso di allenarsi, ci ha messo meno di un minuto per andare in gol con un preciso rasoterra.
Ottavo centro stagionale in Super Lig, il nono se si conta anche la Coppa nazionale: una stagione quindi più che positiva per l’attaccante, come d’altronde lo è stata fino ad ora per Emiliano Viviano, che in più di un’occasione si è distinto dimostrando tutto il suo valore tra i pali. I due si erano abbraccciati prima della partita, lo hanno fatto anche dopo, viaggiando tra l’altro insieme per tornare in Italia. Ieri un boccone veloce per scambiare ancora quattro chiacchiere, con Balotelli che oggi attende l’ufficializzazione del suo ritorno in Nazionale.
Il ct Roberto Mancini renderà infatti nota la lista dei 30-35 (gruppo allargato) che saranno a Coverciano questa settimana per uno stage in azzurro «in bolla» da mercoledì a venerdì e, salvo clamorose sorprese dell’ultimo secondo, Balotelli sarà in gruppo. Ritorno in azzurro dopo tre anni e mezzo, ultima apparizione nel settembre 2018. Vero che è reduce dal Covid (anche per questo nel match di sabato è entrato solamente nel finale), ma chi lo conosce bene e chi lo ha visto racconta di un giocatore in forma fisica perfetta, con una voglia matta di vestire nuovamente la maglia dell’Italia e magari di tornare a rendersi protagonista.
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«Io ancora in Nazionale? Se Mancini mi chiama vengo a piedi dalla Turchia», aveva detto nel novembre scorso durante una diretta social. «La notizia più bella è il ritorno di Mario in Nazionale», ha postato suo fratello Enock su Instagram ieri. D’altronde la situazione del parco attaccanti non è certo la migliore per Mancini, che tra due mesi si giocherà prima con la Macedonia del Nord, quindi eventualmente con la vincente di Portogallo-Turchia, l’accesso ai Mondiali del Qatar. Chiesa è infortunato e non ci sarà, Immobile non riesce ad avere in azzurro la stessa forza realizzativa che mostra con la Lazio, Insigne non è mai stato uno stoccatore, Belotti è scomparso dai radar. Ecco allora che si ricorre a Joao Pedro, ecco che a 31 anni Balotelli può diventare ancora una valida alternativa.
A dirlo tra l’altro sono anche i numeri, perché se si vanno a cercare i migliori marcatori in attività della Nazionale, non ci si scappa: la classifica è fatta dai nomi fatti in precedenza. Quindici gol Immobile, 14 Balotelli, 12 Belotti 10 Insigne. Mancini ha più volte ribadito, fin da quando Balotelli era arrivato a Brescia, che l’attenzione nei suoi confronti ci sarebbe sempre stata. È stato di parola. Quello di questa settimana è solo uno stage, vero, ma è un primo passo per tornare a vestire quell’azzurro a cui l’attaccante è legatissimo. Ora la palla passa a lui: dipenderà dalla forza dei suoi piedi e della sua testa.
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