Calcio

La Guardia di Finanza acquisisce i documenti da Cellino in Sardegna

Le Fiamme gialle indagano sull’ipotesi di un presunto riciclaggio e altri reati tributari connessi all’indebito utilizzo di crediti fiscali da parte del Brescia
Il presidente Massimo Cellino - Foto New Reporter  © www.giornaledibrescia.it
Il presidente Massimo Cellino - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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Il lavoro degli inquirenti riparte ora. Con le perquisizioni eseguite mercoledì dalla Guardia di Finanza nelle sede del Brescia Calcio, ma anche di altre società sportive e finanziarie e nelle case di diverse persone fisiche nelle province di Milano, Arezzo, Massa Carrara, Roma, Napoli, Benevento, Avellino, Caserta, Potenza e Taranto, parecchie cose sono finite nella mani della Procura della Repubblica di Brescia, che sta indagando sull’ipotesi di un presunto riciclaggio e altri reati tributari connessi all’indebito utilizzo di crediti fiscali per oltre 4 milioni di euro nei rapporti del Brescia Calcio con il fisco. In mano ci sono decine di telefoni cellulari, computer e tablet da esaminare oltre a moltissimi faldoni di documenti da leggere e spulciare cifra dopo cifra.

Cellino indagato

Massimo Cellino fuori dalla sede del Brescia © www.giornaledibrescia.it
Massimo Cellino fuori dalla sede del Brescia © www.giornaledibrescia.it

La Procura di Brescia ha giurisdizione solo per quello che riguarda il caso del Brescia Calcio, dei crediti d’imposta comprati dal gruppo Alfieri e utilizzati per regolare la posizione con il fisco e poi rivelatisi falsi, in cui anche il presidente Massimo Cellino risulta indagato. In ogni caso da via Lattanzio Gambara è evidente che servirà del tempo per verificare tutto il materiale raccolto. Nel frattempo si è chiarito come le Fiamme Gialle siano arrivate a notificare personalmente al presidente del Brescia calcio il provvedimento a suo carico.

Documenti acquisiti

L’operazione è partita al mattino di mercoledì in tutta Italia, negli uffici del Brescia e di altre squadre, ma il decreto di perquisizione prevedeva anche un’ispezione dell’abitazione del presidente. Cellino non si trovava nella villa sul Garda ma era stato localizzato in un’altra abitazione di sua proprietà. Il presidente però, temendo che a cercarlo fossero i tifosi del Brescia, non si è fatto trovare per buona parte del giorno. Solo a metà pomeriggio, verso le 16, quando Procura e Guardia di Finanza hanno contattato i suoi avvocati, il presidente ha ricevuto gli uomini delle Fiamme Gialle, e consegnato i documenti richiesti, in un appartamento in Sardegna. Ora la parola passa agli esperti della Finanza che dovranno capire se nella vicenda che ha portato nel baratro il Brescia calcio siano anche stati commessi, ed in caso da chi, reati fiscali o tributari.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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