Calcio

Girelli, le notti europee valgono la candidatura al Pallone d’oro

La bresciana di Nuvolera è tra le 30 nella lista insieme all’ex compagna juventina Cantore: un premio a una carriera davvero intramontabile
Cristiana Girelli - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Cristiana Girelli - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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L’incredibile carriera di Cristiana Girelli tocca un’altra vetta mai raggiunta fino ad ora: l’ingresso nelle candidate al Pallone d’oro femminile. Mai prima d’ora la fantasista di Nuvolera era arrivata ad entrare nell’élite del pallone in rosa, in quell’elenco tra cui i giornalisti di tutto il mondo scelgono chi votare come calciatrice dell’anno. E, tra le favorite spagnole (ben 6) e inglesi, di certo qualche voto lo strapperà anche la numero 10 dell’Italia e della Juventus. Difficile che non sia così dopo un’estate tra gioie - tante, con i gol pesanti all’Europeo, soprattutto la doppietta nei quarti alla Norvegia - e qualche lacrima - l’infortunio in semifinale contro l’Inghilterra prima di vedere le compagne beffate al 119’ - che ha rigato il suo viso sempre sorridente, senza toglierle la soddisfazione per quanto mostrato, non solo con la maglia azzurra.

Quando è partito il nuovo ciclo dell’Italia, in tanti avevano chiesto al ct Soncin se ci sarebbe stato ancora spazio per Girelli, che veniva da un paio di annate buone alla Juventus, anche se non così prolifiche. O meglio, non ai livelli stellari che aveva sempre abituato. Il commissario tecnico ha lasciato la porta aperta, Girelli ha risposto come sempre sul campo superando anche problemi fisici, vincendo proprio nel 2025 con la Juventus il campionato, la Coppa Italia e il titolo di capocannoniere, il terzo in carriera, con 19 reti in serie A.

La nomination per il Pallone d’Oro parrebbe quasi scontata con numeri così, ma è bene ricordare che Girelli – insieme quest’anno all’ex compagna juventina Sofia Cantore, appena trasferitasi a Washington – è solo la seconda italiana a riuscirci: la prima, solamente un anno fa, era stata Manuela Giugliano.

Campionessa

«Cristiana, negli anni, si è dimostrata campionessa in campo e un esempio per le future generazioni fuori. Ha preso per per mano la Nazionale trascinandola tra le prime quattro d’Europa, e questo riconoscimento rende onore ad una straordinarie donna prima ancora che giocatrice», ha ricordato Federica Cappelletti, presidente della serie A. Sottolineando come il valore umano, la leadership e il carattere siano sempre stati predominanti in Cristiana Girelli, al di là dei risultati sportivi. Perché è vero che la trentacinquenne di Gavardo ha vinto tanto: ben 10 scudetti, di cui due indimenticabili nel quinquennio a Brescia (2013-2018), dopo i primi 3 a Verona e prima dei successivi 5 colti con la Juventus, dove gioca da sette anni ormai.

Ma è altrettanto vero che, in maniera informale prima (ai tempi del Verona si fotografò di spalle, nuda, sotto la doccia per sensibilizzare sul calcio femminile) e formalissima poi si è sempre spesa per il movimento. L’ultima volta l’ha fatto poche settimane fa, dopo l’Europeo, parlando al Quirinale davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Meritiamo rispetto e considerazione. Una fiamma si è riaccesa e speriamo non si spenga più: bisogna investire sul calcio femminile, per il sogno di ogni bambina e per un’Italia più giusta», ha detto sciogliendosi in lacrime. Anche per questo, Cristiana, si è presa un posto tra le 30 grandi del pallone mondiale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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