Calcio

FeralpiSalò, per crederci serve uno sforzo economico sul mercato

Tra gli attaccanti La Mantia e Butic ne rimarrà solo uno: mancherà un bomber di razza
Il tecnico verdeblù Marco Zaffaroni e il direttore sportivo dei gardesani Andrea Ferretti - © www.giornaledibrescia.it
Il tecnico verdeblù Marco Zaffaroni e il direttore sportivo dei gardesani Andrea Ferretti - © www.giornaledibrescia.it
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Sforare il budget per regalare una punta di peso a Zaffaroni? Questo potrebbe essere il dubbio di Giuseppe Pasini e soci durante questa finestra di mercato. Ormai pare chiaro che senza i gol dei centravanti sarà quasi impossibile rimanere in categoria, a meno che uno degli altri giocatori in rosa si trasformi tutto di un colpo in bomber.

La crescita della FeralpiSalò durante il campionato è stata evidente. A inizio stagione sembrava che la squadra avesse lacune in tutti i reparti, ma dopo l’avvicendamento in panchina e l’ottimo lavoro di Zaffaroni, il gap con le avversarie si è colmato praticamente dappertutto, tranne davanti, dove gli attaccanti puri non riescono proprio a buttarla dentro.

In rosa i gardesani hanno due prime punte, Andrea La Mantia e Karlo Butic. Il primo ha segnato due gol consecutivi, uno allo Spezia il 30 settembre (successo dei liguri per 2-1 al Garilli) e l’altro al Brescia il 6 ottobre (1-1 nel derby al Rigamonti), poi buio totale. Anche il croato ha firmato due reti, una giocando dal primo minuto a Cosenza il 4 novembre (1-1 il finale) e l’altra il 23 dicembre al Ferraris contro la Sampdoria (successo per 3-2 dei verdeblù), subentrando nella ripresa.

Se la FeralpiSalò è ancora a galla è perché qualche gol è arrivato dagli altri: Compagnon (3 reti), Balestrero e Zennaro (2), Felici, Sau, Tonetto, Kourfalidis e Bergonzi (1). È chiaro dunque che serve qualcuno che davanti segni con una certa regolarità.

Bomber

Dei due, ne rimarrà uno: l’idea della società è quella di tenere Butic e lasciare partire La Mantia, il quale ha avuto vari abboccamenti. Prima il Benevento, poi il Bari e infine la Spal, che in realtà è proprietaria del suo cartellino e che sembrerebbe rivolerlo a Ferrara per farlo giocare.

Anche perché in realtà il giocatore rischia di deprezzarsi e di conseguenza anche lui è chiamato ad una scelta: cambiare squadra in B ma doversi conquistare il posto oppure scendere in C con gli spallini e avere maggiori possibilità di segnare per rilanciarsi?

Nelle prossime ore è attesa una decisione del giocatore e le probabilità che rimanga a Salò sono comunque bassissime. Con le cessioni già formalizzate (Bacchetti alla Casertana ma soprattutto Camporese al Cosenza) e quelle in previsione (Sau all’Olbia, Parigini probabilmente al Catanzaro e Da Cruz all’estero) il direttore sportivo Andrea Ferretti punta a mettere insieme un tesoretto per andare poi sulla punta.

Tra soldi risparmiati e quelli incassati per i trasferimenti però non salterebbero fuori quelli necessari per prendere una punta di prima fascia, ovvero una di quelle che costano (un esempio sono Caputo dell’Empoli o Inglese del Parma), non i vari Dubickas, Abiuso e Shpendi, che sono comunque scommesse.

Da qui il dilemma della società gardesana, che fino ad oggi ha sempre ribadito di non voler fare follie, ma che ha ancora tempo per ragionare sul da farsi: le trattative si chiudono infatti il 31 gennaio e ci sono dunque ancora due settimane per reperire sul mercato un centravanti. C’è in ballo la salvezza in Serie B e mai come in questo momento il gap con le avversarie pare essersi assottigliato. Il portiere è buono, la difesa sembra aver trovato i giusti meccanismi e a centrocampo c’è l’imbarazzo della scelta: manca solo un bomber di razza. Basterà questo per convincere Pasini e soci a fare un sacrificio economico? 

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