FeralpiSalò, Carraro e i giovani sono i trascinatori verdeblù

Il giocatore sempre presente nella FeralpiSalò versione 2021/’22? Denis Hergheligiu. Il giocatore con il maggior numero di minuti nella gambe? Federico Carraro. Il giocatore più volte subentrato? Alberto Spagnoli. I due più sostituiti? Luca Guidetti e Luca Miracoli, con quest’ultimo che con sette reti (e la comproprietà di un’ottava, l’autogol di Donnarumma che ha deciso FeralpiSalò-Padova) è il capocannoniere della squadra guidata da Stefano Vecchi.
Numeri
La fine della prima parte della stagione (alle spalle sono stati messi l’intero girone d’andata e la prima gara del ritorno) consente di tracciare un bilancio di quanto accaduto sinora in casa salodiana. Ed anche se nel calcio i numeri non sono così rilevanti come in altri sport (per esempio nel basket), una lettura attenta porta anche a scoperte curiose.
Per esempio, fra coloro che più hanno giocato, ce ne sono due che non sono mai stati in campo dall’inizio alla fine, nemmeno una volta. Parliamo di Mattia Corradi (13 presenze su 20) e di Davide Di Molfetta (ben 18): il primo è subentrato 8 volte ed è stato sostituito in cinque occasioni, il secondo è uscito 8 volte dalla panchina e per ben dieci volte vi ha fatto rientro prima del fischio finale, giocando al massimo 79 minuti nel match vinto sul campo del Trento, mentre per Corradi il top sono stati i 56 minuti giocati dall’inizo nel match pareggiato in casa (1-1) contro la Pro Sesto.
@Sport
Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.
Gruppo
Quando il tecnico verdeblù Stefano Vecchi parla di una squadra i cui componenti devono essere in grado di dare il massimo anche per pochi minuti, ma di un gruppo nel quale sono tutti coinvolti, lo fa supportando con i fatti quanto pensa e dice. In campo sono scesi sinora 25 giocatori in maglia verdeblù.
Due sono i portieri, Gelmi (13 presenze) e Liverani (7), altri due (Tulli e Tirelli, 5 minuti l’uno e 13 l’altro) non sono più nella rosa della Feralpi, altri due (Cristini e Zanini) sono giovanissimi che in campionato hanno giocato rispettivamente 10 e 9 minuti. Gli altri 19 si sono divisi l’onoro e l’onere di indossare la maglia verdeblù e portare la squadra al terzo posto alla fine del 2021, dando il massimo nei pochi o tanti minuti concessi loro dall’allenatore.
Un tecnico che attinge spesso dalla panchina, come dimostra il numero dei cambi effettuati, ben 94 sui 100 a disposizione. Solo una volta, in occasione del match vinto nella seconda giornata a Busto Arsizio contro il Seregno, ha effettuato tre cambi, in altre quattro occasioni (sul campo dell’AlbinoLeffe, in casa con il Padova, a Trieste ed in casa contro la Giana) si è fermato a quota quattro.
Difesa
Il reparto che in corso d’opera è spesso quello meno toccato è la linea arretrata. Dei portieri, chi ha giocato dall’inizio ha sempre finito la gara e quando Gelmi è stato espulso (in casa contro il Piacenza) i cambi erano già stati completati per cui tra i pali è finito Balestrero. Tra i difensori, salvo rare occasioni, nessuno ha lasciato anzitempo il campo. Lo hanno invece fatto i centrocampisti e, soprattutto, gli attaccanti. «Ho tanti giocatori forti - dice Vecchi - e chiedo sempre il massimo», motivo per cui è più frequente vedere i giocatori offensivi lasciare il campo. Oppure entrare, e spesso cambiare il verso delle partite.
Giovani
Giocano, gli Under salodiani, ma non perché «devono» (per quanto questo sia l’input societario), bensì perché «sanno farlo». Un infortunio ha frenato Bergonzi, il più presente lo scorso anno, così ora a metà stagione sul podio, alle spalle di un Carraro dal rendimento altissimo, ci sono Hergheligiu e Corrado. Ma tutti i numeri confortano la sensazione che questa è squadra che ha raggiunto un punto di grande equilibrio.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
