Calcio

Times: «La Uefa potrebbe escludere Israele dalle sue competizioni»

Se l’indiscrezione venisse confermata, la decisione avrebbe ripercussioni anche sul cammino dell’Italia verso il prossimo Mondiale: ecco cosa cambierebbe
Il gol segnato da Frattesi nella sfida tra Israele e Italia del 9 settembre 2024 - Foto Epa/Tibor Illyes © www.giornaledibrescia.it
Il gol segnato da Frattesi nella sfida tra Israele e Italia del 9 settembre 2024 - Foto Epa/Tibor Illyes © www.giornaledibrescia.it
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La Uefa potrebbe escludere la prossima settimana Israele e i suoi club da tutte le sue competizioni. L’indiscrezione arriva dal «Times», secondo il quale la maggioranza dei membri dell’Esecutivo di Nyon concorderebbe sulla necessità di assumere questa misura drastica a seguito di quanto sta succedendo a Gaza.

La Fifa può adeguarsi

Del resto le pressioni da parte di tifosi e club europei – che chiedono una sanzione esemplare come già fatto nei confronti della Russia tre anni fa, dopo l’invasione dell’Ucraina – sono crescenti e se la Uefa optasse per la sospensione di Israele anche la Fifa potrebbe adeguarsi. Israele si vedrebbe così negare qualsiasi possibilità di prendere parte ai Mondiali del 2026, a prescindere dal cammino nel girone di qualificazione che vede la squadra a 9 punti come l’Italia di Gattuso, a -6 dalla Norvegia capolista.

Dagli States

Ci sarà però da fare i conti con gli Usa visto che Donald Trump si è già espresso contro l’esclusione di Israele dai Mondiali. Anche Miki Zohar, ministro dello Sport israeliano, ha fatto sapere di essere al lavoro col premier Netanyahu e il presidente federale Zuares per evitare la punizione della Uefa.

Cosa cambierebbe per l’Italia

Israele, come detto, è avversario dell’Italia nel girone di qualificazione ai prossimi Mondiali. In Europa sono organizzate e gestite dalla Uefa: se l’indiscrezione del «Times» venisse confermata, dunque, l’estromissione dal raggruppamento sarebbe immediata. Lo scontro del diretto del prossimo 14 ottobre verrebbe annullato, e le gare già disputate contro Israele non verrebbero più contabilizzate né in termini di punti né di gol segnati o subiti.

Cosa cambierebbe concretamente per l’Italia? Poco: gli azzurri avevano vinto 5-4 contro Israele, mentre la Norvegia, attualmente in vetta al girone, si era imposta sulla squadra di Ran Ben Shimon 4-2. Ciò significa che Haaland e compagni passerebbero da 15 a 12 punti, con una differenza reti di +19 (a fronte dell’attuale +21), mentre la Nazionale di Gattuso, oggi seconda, scenderebbe da 9 a 6 punti, con un bilancio tra reti effettuate e incassate di +4 (dall’attuale +5) e una partita in meno all’attivo.

Considerando che in caso di arrivo a pari punti sarebbe decisiva proprio la differenza reti, la missione di qualificarsi direttamente (dunque di chiudere al primo posto) e non tramite i play off (scenario previsto con la seconda posizione) resterebbe molto complicata.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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