Dribbling e tiri da fuori: contro il Parma il Brescia insegue l'impresa

L’avvertenza, di fronte ad avversari di questo cabotaggio, è quella classica: servono energie e attenzioni doppie per colmare con lo spirito e l’atteggiamento un gap tecnico netto, certificato da numeri e classifica. Il Parma non è soltanto certo della partecipazione ai play-off di B, ma si candida ad esserne una delle due contendenti (insieme al Bari) più accreditate per la vittoria finale.
Nel sentiero scosceso che il Brescia dovrà battere da qui alla fine della regular season questo è probabilmente il passaggio più critico: la squadra di Pecchia è imbattuta da cinque gare consecutive, non è un rullo compressore ma mostra i segni distintivi della big che, specie nel periodo più recente, è riuscita a trovare una buona regolarità
Parma tecnico e re dei dribbling
Ecco, attenzione soprattutto all’attacco. È lì che s’addensa l’altissima cifra di talento dei crociati. Non c’è solamente la classe cristallina di un fuoriclasse come il «Mudo» Vazquez, capocannoniere di squadra con 9 reti. C’è anche la rapidità graffiante di Man, già giustiziere delle rondinelle all’andata, o l’effervescenza sull’esterno di Benedyczak o Zanimacchia.
Tecnica al potere, specie dalla trequarti in su. Non sorprende, ad esempio, che il Parma sia primo – per distacco – nella graduatoria dei dribbling riusciti in serie B stilata da Kama Sport: 367 in 35 giornate, contro i 223 del Brescia. Anche il dato sui passaggi riusciti nel terzo offensivo soffia in questa direzione: la percentuale degli emiliani ammonta a 78.30 (terzo posto in tutto il torneo), i biancazzurri si «fermano» al 75.44%.
Attenzione ai tiri da fuori
Non occorre scavare a fondo per constatare la superiorità dei crociati, che hanno dieci gol all’attivo in più del Brescia (43 a 33) e ben quattordici reti incassate in meno (38 a 52). Eppure, non sembra esserci grande distanza se circoscriviamo il campo alle occasioni create: il Parma ha una media di 11.94 chance prodotte a partita, il Brescia di 11.49. Lo stacco è infinitesimale.
Eppure c’è una differenza sostanziale che si spiega – ad esempio – con la percentuale realizzativa: gli emiliani tramutano in gol il 9.17% dei loro tiri, i biancazzurri appena l’8.07%. Tra i pericoli della gara di questa domenica al Tardini c’è anche il fattore dei gol da fuori area: il Parma ne ha segnati più di tutti in questa B, 9, mentre il Brescia è fanalino di coda in questa classifica con una sola rete da fuori, segnata da Ndoj nel debutto stagionale contro il Südtirol. Nei numeri, dunque, il divario è netto.
Poi però c’è il campo: è lì che il Brescia ha mostrato inequivocabili segnali di crescita, e intende continuare a farlo. Provando a inseguire un’impresa che avvicinerebbe ulteriormente il sogno salvezza.
@Sport
Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
