«La vittoria è stata sofferta e meritata. La partita è stata aperta. Se in semifinale ci andiamo noi, vuol dire che abbiamo dato quello che serviva - afferma Eugenio Corini a fine gara -. Meritavamo di andare in vantaggio, abbiamo subito gol, ma siamo riusciti a pareggiare. Nei supplementari l'aspetto emotivo è fondamentale. Abbiamo dato un segnale a noi stessi e a chi ci vuole bene».
Bisoli al posto di Van de Looi dall'inizio? «È stato perché il Perugia è una squadra che ti allunga, quindi mi serviva questo tipo di assetto».
Gli episodi? «Non li ho rivisti e sul rigore non posso esprimermi, mi fido del Var. Il gol annullato ai nostri avversari? Mi pareva un fallo netto».
Ayé e Bianchi? «Florian è generoso. L'ho visto bene in allenamento, ieri. In funzione delle sue caratteristiche sapevo che poteva essere pericoloso».
Il francese è presente in sala stampa, e Corini si rivolge direttamente a lui: «Ci hai creduto e hai fatto gol». Mentre Bianchi «è un ottimo giocatore. Il reparto offensivo è affollato, ma ciò che ha fatto oggi mi farà compiere ulteriori riflessioni».
«La vittoria dà tanta spinta per la partita di mercoledì - afferma proprio Bianchi -. Sappiamo di essere forti e di essere un bel gruppo». Circa il suo impatto, a volte devastante e a volte meno brillante: «Siamo in primo luogo esseri umani. A volte attraversiamo momenti complicati. Ringrazio in primo luogo Palaco e Behrami, che sono due giocatori esperti che mi aiutano ogni giorno».
Ayé è passato da un errore che poteva costare la stagione (palla persa, momentaneo 2-1 del Perugia) al realizzare la rete del 2-2. «Devo una cena a Bianchi, ha fatto una giocata splendida e dovevo solo metterci il piede. È il mio primo gol davanti al pubblico? Mi sono concentrato sull'importanza della giocata. Io non soffro il pubblico, ho segnato anche in Francia, prima della pandemia».
In sala stampa ti aspetti Massimiliano Alvini, allenatore dei perugini, ma trovi Massimiliano Santopadre. Il presidente del Grifone. «Sono rammaricaro per gli episodi che ho visto in campo, ma anche orgogliosissimo di quanto hanno fatto i ragazzi, sia in stagione sia in questa gara - esordisce -. Non meritavamo affatto di perdere e uscire. Anzi.
Gli episodi? L'arbitro voleva portarla a tutti i costi ai supplementari in modo scientifico. Ha fischiato un fallo di confusione al 90', bloccando il nostro gol, che l'avrebbe chiusa lì. Anche il rigore decretato per il Brescia non c'era. Non ho nulla contro le rondinelle, anzi, ma il modo in cui viene utilizzato il Var contro di noi pare sfavorevole in modo scientifico. Complimenti, comunque, al mio amico Cellino».
Infine, ecco Alvini: «Siamo stati penalizzati oltremisura. Fourneau (l'arbitro del match, ndr) ha fatto un percorso insieme a me. Lo stimo. Ma il gol di Santoro era valido. Punto. La sua chiamata è stata sbagliata, e non si può dire altro».
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