Lumezzane tra aspetti positivi e lavori in corso

L’avventura in Coppa Italia si è conclusa sabato sera con l’eliminazione per mano dell’Inter U23, ma al Lumezzane, al di là dell’amarezza per l’estromissione dalla competizione, restano molti aspetti su cui riflettere, tra note liete e qualcuna meno.
Pollice alto
La più positiva resta quella legato all’ambizione. I valgobbini infatti paiono aver ripreso in mano il timone del loro destino, ricominciando a mettere in campo la voglia di giocare a calcio per vincere che rappresenta senza dubbio un buon viatico essendo la stagione «vera» alle porte.
Il gioco in verticale proposto dalla squadra, sviluppato soprattutto grazie ai lampi di classe di Malotti, che da trequartista pare libero di divertirsi, sembra essere lo strumento preferito dai rossoblù, grazie anche alle continue sovrapposizioni dei terzini. Certo, la mira resta da sistemare, perché le tante occasioni collezionate contro i nerazzurri e capitate sui piedi di Malotti, Iori e Ferro avrebbero meritato tutt’altro epilogo, ma resta la sensazione che il Lume stia davvero percorrendo il sentiero corretto.
Su cui riflettere
L’altra faccia della medaglia, quella più in ombra, rimanda invece alla tenuta difensiva. I due gol subiti contro l’Inter seguono il «fil rouge» di una brutta gestione del pallone da parte della difesa, in costante ricerca di un’uscita pulita dal basso, ma fanno riflettere soprattutto i momenti in cui sono stati incassati i centri di Zuberek – nemmeno tre minuti dopo il vantaggio firmato Malotti – e Kamate – a segno nel miglior momento del Lumezzane nella ripresa. Ovvero qui momenti in cui la retroguardia abbassa probabilmente la tensione. Segno evidente che c’è ancora da lavorare sulla testa e sull’equilibrio della squadra per tutti i novanta minuti.
La nota più stonata della serata rimanda invece all’infortunio di Pogliano, che ha chiesto il cambio intorno all’ora di gioco. Le sue condizioni saranno valutate in settimana, ma il capitano al momento rischia di dare forfait nella complicatissima trasferta di Vicenza in programma domenica (ore 21) che aprirà ufficialmente il campionato del Lumezzane, andando a sommarsi alle tante assenze con cui la squadra fa i conti ormai da diverse settimane.
Situazione
Con Lipari e Moscati sul piede di partenza, a cui vanno poi ad aggiungersi gli infortuni di D’Agostino e Bedi Gallea, oltre ai lungodegenti Monachello e Filigheddu, anche contro i nerazzurri la panchina si è dimostrata cortissima e imbottita di Primavera – presenti anche i neoarrivati Ndiaye e Motta, ma con appena un paio di allenamenti nelle gambe –.
Una situazione che ha permesso al tecnico Paci di effettuare solamente due cambi (Deratti e Ghillani). Al Menti rientrerà Caccavo dalla squalifica, ma servono innesti dal mercato, soprattutto in mediana e in attacco, per poter capire dove potrà davvero arrivare il Lumezzane in questa stagione.
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