Calcio

Tutti i «bresciani» della Kings League Italia

Nell’edizione italiana della competizione ideata da Gerard Piqué ci sono volti conosciuti nel panorama calcistico della nostra provincia
Picci in azione con la maglia degli Underdogs - Foto Instagram @kingsleague_it
Picci in azione con la maglia degli Underdogs - Foto Instagram @kingsleague_it
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Un mix esplosivo di calcio, spettacolo e social media, questo è la Kings League. Un format innovativo che rivoluziona lo sport più praticato e seguito a livello mondiale, con la presenza di regole inedite, partite brevi e un forte coinvolgimento del pubblico, soprattutto quello più giovane.

I «bresciani»

La Kings League Italia ha visto un'entusiasmante partecipazione di talenti che durante la loro carriera nel calcio tradizionale sono passati per Brescia e provincia. La lista comprende sia professionisti che dilettanti, i quali, in un modo o nell’altro, hanno solcato i nostri campi.

Tra i personaggi più illustri ed amati della competizione possiamo trovare Antonio Picci, attaccante degli Underdogs che in passato ha militato nel Brescia in Serie B mettendo a segno due gol nella stagione 2012/2013. Presente anche Emiliano Viviano, il quale ha indossato la maglia del Brescia ben 138 volte nella sua carriera: avrebbe dovuto difendere i pali dei Caesar durante tutta la stagione ma, sfortunatamente, si è infortunato durante la prima giornata della competizione contro gli Stallions.

Emiliano Viviano con la maglia del Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Emiliano Viviano con la maglia del Brescia - © www.giornaledibrescia.it

Tra i calciatori potrebbe arrivare anche Stefano Okaka, per lui un breve trascorso con le rondinelle nella stagione 2008/2009, dove ha collezionato sedici presenze e due gol in Serie B. Rimasto svincolato dopo l’ultima esperienza in Turchia all’Istanbul Basaksehir, l’ex attaccante della nazionale italiana potrebbe vestire la maglia dei Caesar.

Non solo calciatori fanno parte di questa lista, infatti Cristian Brocchi è l'allenatore degli Zeta e lo possiamo ricordare sulla panchina del Brescia nella stagione 2016/2017. Tra i presidenti delle squadre, inoltre, possiamo trovare Sergio Cruz, content creator ed ex calciatore professionista, il quale vive attualmente ad Angolo Terme e in passato ha vestito la maglia di Lumezzane, Darfo Boario e Carpenedolo.

Sergio Cruz ai tempi del Lumezzane - © www.giornaledibrescia.it
Sergio Cruz ai tempi del Lumezzane - © www.giornaledibrescia.it

La competizione

La Kings League è un torneo di calcio composto da dodici squadre, ognuna delle quali può fare affidamento su una rosa formata da tredici giocatori, di cui tre definiti «wild card». Per «wild card» si intendono solitamente personaggi famosi sui social, ex calciatori a livello professionistico, oppure content creator specializzati che vanno ad arricchire il roster della squadra.

Si giocano partite 7 contro 7 da 40 minuti divisi in due tempi da venti. L'obiettivo della competizione, come spiegato anche dal fondatore Piqué, è quello di poter garantire un vero e proprio spettacolo grazie a una serie di regole originali ed inedite che hanno lo scopo di rendere imprevedibile ogni singolo momento di tutti i match.

L’edizione italiana

All'evento di presentazione della Kings League Italia erano presenti nomi importanti del calcio tradizionale come Buffon, Del Piero, Pirlo, Totti e Toni. Impossibile ovviamente non citare Zlatan Ibrahimovic e Claudio Marchisio, rispettivamente Presidente e Head of competition della manifestazione.

La prima stagione della Kings League Italia è iniziata il 3 febbraio ed è composta da undici giornate. Le partite si giocheranno ogni lunedì: sei match, giocati uno dopo l’altro, che inizieranno alle 17 e finiranno alle 23 circa.

Al termine della regular season ci saranno i playoff, ai quali parteciperanno le prime sette squadre classificate in base ad i punti ottenuti nelle giornate di campionato. Le rose che saranno arrivate a questo punto disputeranno i quarti di finale, ad eccezione della prima classificata che passerà direttamente alle semifinali. Arrivati a questo punto della competizione le partite saranno tutte ad eliminazione diretta fino a raggiungere la finalissima che decreterà la prima storica vincitrice della Kings League Italia.

Le squadre partecipanti

Come già detto, le squadre partecipanti alla competizione sono dodici ed hanno come presidenti alcune delle più rilevanti star dei social a livello nazionale, come ad esempio Blur (streamer più seguito in Italia ed uno dei più seguiti al mondo) o Fedez. Di seguito i nomi di tutte le squadre e relativi presidenti:

Calcio d’inizio

Il pallone viene posizionato dentro ad una gabbia che si trova sospesa esattamente nel centro del campo. A questo punto parte un countdown che permette ai giocatori in campo, uno di movimento più il portiere, di posizionarsi sulla linea della propria porta. Scaduti i 20 secondi, si accendono i semafori (un po’ come in Formula 1) e al loro spegnimento inizia la sfida. Ad ogni minuto che passa dall’inizio della partita, un membro per parte si aggiunge al match per arrivare al quinto minuto con tutti i sette giocatori in campo.

Le carte speciali

Prima dell'inizio di ogni partita, gli allenatori delle due squadre pescano una carta da un mazzo. Le carte sono degli elementi imprevedibili che regalano spettacolo, in quanto hanno il potere di cambiare in pochi istanti il destino di un match. Possono essere utilizzate solo durante il secondo tempo e prima del 38esimo minuto, rendendole ancora più decisive sulla partita in corso.

Le carte speciali sono sei in totale ed hanno l’obiettivo di avvantaggiare la squadra utilizzatrice. Il «rigore» dà la possibilità alla squadra che l'ha pescata di poter tirare un calcio di rigore. Un'altra carta a disposizione è lo «shootout»: la palla verrà posizionata al centro del campo e il giocatore avrà 5 secondi per battere il portiere avversario.

Un'altra possibilità è il «gol doppio» grazie alla quale ogni gol che viene segnato dalla squadra varrà doppio per ben 4 minuti. Con la carta «star player», da assegnare a un singolo calciatore, solo il gol di quest’ultimo varrà doppio. Le ultime due carte disponibili sono la «sospensione», che rende possibile togliere un calciatore agli avversari per 4 minuti e la «joker», che permette alla squadra di poter utilizzare una qualsiasi delle carte precedentemente citate o anche rubarla agli avversari.

Il rigore presidenziale

Un’altra particolarità del mondo Kings League è la presenza del «rigore presidenziale» che consiste, come facilmente intuibile dal nome, in un calcio di rigore che verrà calciato direttamente dal presidente della squadra. Questo penalty speciale spetta di diritto ad entrambe le squadre sul terreno di gioco e può essere calciato in qualsiasi momento della partita, a discrezione del presidente stesso. Nel caso in cui in cui il patron non fosse nella capacità di calciare dal dischetto per qualsiasi motivo oppure, più semplicemente, non se la sentisse, verrà sostituito con uno shootout che verrà battuto da un giocatore della rosa.

I cartellini

Nella Kings League anche le sanzioni assegnate ad i giocatori hanno un valore diverso rispetto al calcio tradizionale. Un calciatore che riceve un'ammonizione sarà costretto a restare fuori dal campo per 2 minuti di gioco. Per quanto riguarda le espulsioni, invece, il giocatore abbandonerà definitivamente la partita e sarà squalificato anche per la giornata successiva, tuttavia la sua squadra dovrà giocare con un uomo in meno solamente per 5 minuti, dopo i quali potrà schierare in campo un altro componente della rosa.

Il dado

Allo scoccare del 18esimo minuto viene lanciato un dado dalle tribune che deciderà da quanti giocatori saranno composte le squadre per i due minuti conclusivi del primo tempo. Alla ripresa del gioco anche in questo caso i calciatori dovranno aspettare il termine del countdown prima di potersi fiondare sul pallone che, a differenza dall’inizio della partita, sarà già a terra immobile nel cerchio di centrocampo.

Il 38esimo minuto

Quando mancano 2 minuti alla fine della partita entra in scena un’altra particolarità di questa competizione. Arrivati a questo momento, infatti, qualora una delle due squadre fosse in vantaggio, qualsiasi gol segnato varrà doppio. Nel caso in cui, invece, il risultato dovesse essere di parità, si darà spazio al golden goal e dunque vince il match la formazione che riuscirà a segnare per prima entro il quarantesimo. Se il match dovesse finire in parità per decretare la vincitrice si ricorre a i penalty shootout.

La squadra che vincerà la partita guadagnerà 3 punti, mentre la sconfitta non ne ottiene nemmeno uno. Questa regola non è però universale, infatti, nel caso del raggiungimento dei penalty shootout entrambe le squadre percepiranno un punto a testa e ne verrà assegnato un altro aggiuntivo a chi ne uscirà vincitrice. Per essere più chiari, quindi, la sconfitta dopo i penalty shootout riceverà un punto, la vincente due.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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