Calcio

Brescia, vincere con la Spal per sognare fino alla fine

Alle 18 appuntamento al Rigamonti: per credere nella A diretta servono però altri risultati favorevoli
Corini oggi pensa anche a una chance per Bajic - © www.giornaledibrescia.it
Corini oggi pensa anche a una chance per Bajic - © www.giornaledibrescia.it
AA

Fischio d’inizio ufficiale alle 18. Ma virtualmente, Brescia-Spal inizierà già alle 15 di questo lunedì che per i malati di Brescia potrà essere davvero di festa solo in serata, tutti i risultati alla mano.

Funziona così quando il tuo destino è condiviso con mani che non sono soltanto le tue. Abbiamo un grande sogno in fondo al nostro cuore, ma per continuare a portarlo avanti si deve verificare, già oggi, una combinazione: vittoria, senza se né ma, contro la Spal con l’aggiunta di qualche inciampo su altri campi. Funziona così se davanti a te hai 5 squadre e per coltivarti le residue chance di promozione diretta devi pensare di scavalcarne almeno 4.

Vale tutto, ma è ben chiaro che nel quadro della trentaseiesima giornata, la madre di tutte le partite - Brescia-Spal a parte - è Lecce-Pisa (incorniciata da un pubblico con oltre 22.000 presenze). È evidente: va gufato il Lecce, va tifato perlomeno un pari. Con il Monza poi impegnato nella delicata trasferta di Frosinone,la capolista Cremonese e il Benevento hanno sulla carta gli appuntamenti più agevoli rispettivamente in trasferta con il quasi spacciato Crotone e in casa con la serena Ternana.

Quando alle 18 il Brescia scenderà in campo, sui campi interessati (tranne che su quello di Benevento) si sarà già giocato (giusto? Sbagliato? Mah...) e sarà un po’ più chiaro se gli oltre 7.000 presenti (biglietti in vendita anche oggi allo stadio a partire dalle 14 e fino a inizio gara) che varranno il record stagionale di presenze sugli spalti di Mompiano, dovranno sospingere la squadra di Corini ancora e sempre nella direzione della serie A diretta (le chances quasi rasenterebbero lo zero se vincessero Cremonese e Lecce) o se verso l’ottenimento del miglior piazzamento possibile nella griglia play off.

Il sesto posto attuale varrebbe la disputa di un turno preliminare e, a parte questo, gli altri vantaggi legati a un buon posizionamento finale, non sono indifferenti: per prendersi, almeno, il quarto posto, il Brescia deve fare percorso netto tra oggi, sabato a Cittadella e il 6 maggio al Rigamonti con la Reggina.

Il punto

Gira e rigira, risultati degli altri che siano, in palio a prescindere c’è qualcosa di grosso. Ed è davvero il momento per i bresciani - l’appello è per quelli tiepidi, la stragrande maggioranza - di riscoprire un certo sentimento per la squadra della propria città: non è il momento di una disputa fedelissimo contro occasionali.

È il momento, semmai, dell’unità d’intenti. E poi, oggi c’è una festa nella festa: l’omaggio ad Andrea Caracciolo che prima della partita inizierà a scaldare la temperatura dei presenti e ad accelerare i battiti del cuore con una passerella sul «suo» prato. Con la speranza che la presenza del più grande bomber della storia del Brescia sia di buon auspicio per gli attuali abitanti dell’attacco di una squadra che nella rimessa a punto coriniana, ha difetto di non saper concretizzare quel che produce.

In particolare in questo rush finale, c’è bisogno come l’aria di riscoprire la vena di Florian Ayé e/o Riad Bajic che negli ultimi due spezzoni con Parma e Monza ha iniziato a dare segnali di nuova vita mentre il collega francese è chiamato a scrollarsi di dosso i pesanti errori commessi nello scontro diretto in Brianza: non è tempo questo per lasciarsi andare - e semmai è l’ora di dimostrare di sapere reggere le pressioni - così come non è tempo, per contro, di rendere i giocatori bersaglio di malsana cattiveria gratuita che nulla ha a che fare con la critica.

Icona Newsletter

@Sport

Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.

Ancora gira e rigira comunque, questo è un dato di fatto, sono i loro gol - oltre a un qualcosa in più che deve arrivare dal centrocampo in termini realizzativi - a mancare all’appello. Ma non è tardi per ripresentarsi sotto porta come si deve.

Ma - e non è un dettaglio - la partita di oggi va giocata per essere vinta e l’appello di Corini all’umiltà non è casuale: guai e ancora guai a sbagliare l’approccio contro una squadra che cerca per strada i suoi punti salvezza.

È una Spal, quella che arriva al Rigamonti, alla quale dopo 4 punti in 7 partite mancano serenità (in settimana c’è stata contestazione) e anche certezze sul campo. In particolare a centrocampo senza Viviani (e oggi è out anche il suo vice Esposito), manca il fulcro di una squadra con tante altre problematiche che disegnano la posizione attuale degli uomini di Venturato impegnati nella loro corsa per tenere a distanza l’Alessandria e anche il Cosenza nella speranza che i play out possano anche non disputarsi.

Oggi la Spal ha di che perdere, ma nulla in maniera definitiva: in palio c’è decisamente molto, ma molto di più per il Brescia. E in tema di bava alla bocca, non dovranno esserci paragoni. Fino alla fine.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato