Brescia-Vicenza, Corini: «Mostriamo la tranquillità dei forti»
Emozione e adrenalina non mancano mai, anche se per Eugenio Corini quello col Vicenza questa domenica al Rigamonti (ore 15.30) è il terzo esordio come allenatore del Brescia. L'obiettivo è quello di conquistare i tre punti, partire con il piede giusto, anche se non sarà facile. Il tecnico delle rondinelle però desidera una cosa: «Non voglio vedere nei miei l'ansia, ma la tranquillità dei forti».
«La cosa più impegnativa di questi 10 giorni? Ho avuto grande disponibilità e questo è sempre un buon inizio - le parole di Corini a Torbole Casaglia -.Di sicuro non c'è a disposizione tanto tempo: abbiamo cercato di mettere dentro qualche concetto e i ragazzi che hanno già lavorato con noi sicuramente mi hanno agevolato l'ingresso. Ho fatto alcune prove sulla base di idee che già avevo e poi vedremo».
Corini chiede di fatto semplicità al suo gruppo: «Voglio vedere le cose che abbiamo provato e prima di tutto servirà l'equilibrio mentale: la squadra è molto generosa, ma non deve però avere ansia. Come mi sento io? Quello col Vicenza è un esordio "ter", ma comunque particolare: mi sento bene, è come essere tornato a casa e sono pronto per il nuovo debutto con quel pizzico di emozione che il calcio regala sempre».
In settimana c'è stato un filo diretto tra il tecnico e la dirigenza: «Con Cellino e Marroccu in questi giorni abbiamo parlato per relazionarci: c'è stato anche questo aspetto, curato nella maniera migliore: ci si confronta con correttezza».
L'entusiasmo si vede, la prevendita per la sfida contro l'ex Brocchi è andata bene e tutto lascia pensare che al Rigamonti si respirerà un ottimo clima. «Io sono arrivato a Brescia con umiltà e motivazione: non posso essere il salvatore della patria come non lo può essere nessuno... Voglio però che si ricrei un'atmosfera di un certo tipo, perché so cosa la nostra gente ci può dare: quando si crea un clima empatico tutto riesce meglio. Fin qui come rendimento è mancato qualcosa in casa e questo è un po' una caratteristica del calcio moderno. Ai tifosi chiedo di starci vicini come sempre hanno fatto nelle mie gestioni, anche se una giocata andrà male o prenderemo un contropiede. Perché il clima sereno lascia più libero il giocatore».
Sono 23 i convocati di Corini: nella lista mancano gli infortunati Palacio e Andreoli, oltre a Spalek e Perilli per decisione tecnica. «Le scelte? Non sono fatte in ragione della partita col Pisa, ma vado su chi penso mi possa dare quello che ci serve. Anche perché dobbiamo stare attenti alla partita col Vicenza: Brocchi ha fatto un ottimo lavoro, adesso credono in un obiettivo che qualche giornata fa pareva lontanissimo».
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