Brescia, primo «effetto Corini»: già venduti 5.000 biglietti

Naturalmente non sfugge che si tratta di una partita molto sentita di suo: la gara con il Vicenza, è la gara con il Vicenza a prescindere. Però non sfugge nemmeno che questa sfida ai biancorossi coincide anche con il terzo esordio sulla panchina del Brescia di Eugenio Corini. Amatissimo e sempre rimpiantissimo: per questo, non appare solo una coincidenza che rispetto agli ultimi tempi di magrissima, la prevendita per il match di domani alle 15.30, sta andando meglio del solito. Pur senza esagerare, visto che si tratta comunque di numeri modesti per una piazza come questa, possiamo parlare di un primo «effetto Corini»: a ieri sera, dai conteggi di ticketone, risultavano circa 5000 i tagliandi staccati in una prevendita che eccezionalmente proseguirà anche nel giorno della partita: i botteghini dello stadio saranno aperti dalle 10 e fino a inizio gara.
Tra questi 5.000, doveroso sottolinearlo, si contano i 952 tagliandi acquistati dai vicentini, ma pensando al colpo d’occhio totale, già ad ora sommando i 2.047 abbonati, ci sono i numeri per ragionare sull’«high» stagionale a livello di presenze: mai in questa stagione è stata toccata quota 7.000 sugli spalti. Ci siamo fermati ai 6.500 contro la Cremonese con quota 6.000 toccata o di poco superata poi solo con Como e Pisa. Anche in tutti e tre questi casi, a «gonfiare» il dato, ci avevano pensato le tifoserie ospiti. Ribadiamo: se quota 7000 sarà effettivamente tocca e magari pure superata, non ci sarà certo di che esaltarsi. Si tratterebbe però di un piccolo segnale sul quale provare a costruire la speranza di un finale di stagione in crescendo anche a livello di calore attorno alla squadra che ovviamente dovrà metterci del suo per diventare trascinante. Oltretutto, anche le ultime dal meteo sono incoraggianti: la temperatura non sarà così rigida e soprattutto non pioverà.
Cause
Il tema della disaffezione comunque resta e non può essere ignorato. C’è chi - tam tam social - punta molto sui prezzi dei biglietti considerati troppo alti e privi di agevolazioni per le famiglie. Un tasto che continuano a toccare anche i Brescia 1911 che causa costi oltre al perdurare della chiusura del settore popolare alternativo alla Nord, vale a dire la Curva Sud, hanno deciso di continuare a non frequentare lo stadio la cui capienza nel frattempo è tornata al 100%. Ma come abbiamo già avuto modo di sottolineare più volte, il tema della disaffezione a Brescia è abbastanza storico e sarebbe superficiale ridurlo solo al caro biglietti (il club resta sulla propria linea perché anche in passato agevolazioni e promozioni non hanno smosso nulla).
C’è anche una questione relativa a un impianto vetusto e poco accogliente, oltre al fatto che per molti bresciani - commovente zoccolo duro escluso - il Brescia è niente più che la seconda squadra alla quale quindi non possono che essere concessi spiccioli di tempo come di portafoglio. Fino a qui, con una media di 4.322 spettatori, il Brescia è settimo per presenze: comanda il Lecce con 8.143 di media e tra le prima sei della classifica punti è quinto il Pisa (4.787). Nemmeno gli altri quindi vantano numeroni, ma certo l’entusiasmo che sprizzano quelle piazze (ma lo stesso Vicenza che lotta per non retrocedere conta su un calore - sesto pubblico del campionato - da fare invidia. Sono tante per tutti le riflessioni da fare.
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