Calcio

Brescia-Perugia, le pagelle delle rondinelle: Bianchi il migliore

Tramoni è il più nervoso, Bertagnoli ci prova con convinzione, Palacio «playmaker» d’attacco
L'esultanza di Flavio Bianchi dopo il gol - © www.giornaledibrescia.it
L'esultanza di Flavio Bianchi dopo il gol - © www.giornaledibrescia.it
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Le pagelle del Brescia dopo la vittoria ai supplementari contro il Perugia che è valsa la qualificazione alla semifinale dei play off contro il Monza.

8 - Flavio Bianchi

È la tempesta perfetta sul match. Perché, quando entra, il Brescia è a un quarto d’ora dalla fine della propria stagione, mentre al triplice fischio l’avventura delle rondinelle può proseguire. Stringi-stringi, è così grazie a due sue giocate. L’assist col contagiri per il riscatto di Ayé e il colpo che vale il 3-2. Esattamente come era accaduto il 1° marzo, sempre col Perugia. Una «combo ribalta partita», che stavolta vale molto di più di tre punti.

6 - Jesse Joronen

In occasione del primo gol manca forse un po’ di reattività. Contestualmente, pare anche infortunarsi alla mano. Non è niente di grave, però. Nella ripresa è molto bravo su un’iniziativa di Olivieri, e a gestire con ordine un paio di uscite.

6 - Stefano Sabelli

Fourneau vede un fallo su di lui, al 90’, quando il Perugia trova «quel» gol della discordia, mai convalidato. Pure in quella tonnara, quindi, trova il modo di essere utile. In generale, in una gara in cui la squadra vive momenti di timore, gioca con la solita grinta. Quella di chi non avrebbe paura nemmeno di fronte a Jack lo Squartatore, di notte, a Whitechapel. Esce al primo minuto del secondo tempo supplementare, per lasciare spazio all’uomo decisivo.

6.5 - Andrea Cistana

Curado gli salta in testa e per poco non fa 2-0. Mostra qualche imprecisione anche in fase di impostazione. Molto meglio nella ripresa, specie nel finale, in cui chiude con tempestività. C’è la sua deviazione sulla botta di Matos del 2-1 per il Perugia.

6 - Davide Adorni

Non sembra sereno, e alla mezzora De Luca se lo beve come un cappuccino, costringendolo al fallo da giallo. Insicuro e a tratti scoordinato, migliora comunque col passare dei minuti e contribuisce a tenere in piedi il fortino.

6.5 - Marko Pajac

L’acuto di una prestazione piuttosto ordinaria è il penalty dell’1-1, realizzato con la freddezza di un polaretto. Dal 14’ st Matthieu Huard (7), estremamente concreto e ordinato, e di conseguenza utile, anzi utilissimo alla causa.

6.5 - Mehdi Léris

Guardi e riguardi le sue giocate nella prima parte di gara e ti chiedi perché insegua pervicacemente le soluzioni più complicate. Nel caos autogenerato, però, c’è pure la sforbicata che disorienta Curado, che colpisce col braccio in area... In crescita netta nella ripresa. Sfiora il gol di testa. Alla fine è comprensibilmente sfiancato. Dal 1’ pts Tom Van de Looi (6), che cerca di tenere le redini del centrocampo, in mezzo al caos.

6.5 - Dimitri Bisoli

Gioca da play, dovrebbe contenere Kouan, che però si perde in occasione del primo gol perugino. Non molto dopo ha un passaggio a vuoto che per poco non provoca una frittata cucinata a sei mani con Adorni e Joronen. È per lunghi tratti una gara di sofferenza anche per lui. Che poi si trova a giostrare da mezzala e, alla fine, da terzino destro nei supplementari. Proprio qui, si vede l’abnegazione del capitano. E la sua versatilità.

6.5 - Massimo Bertagnoli

Nel centrocampo poco a fuoco del primo tempo è probabilmente il più volitivo. Cerca spesso la sortita dalle parti della porta avversaria. La sua è una gara di grande dispendio, ma anche di qualità. Dal 38’ st Federico Proia (5.5), un po’ troppo «califfo», nonostante l’assist per Bianchi.

5.5 - Mattéo Tramoni

L’arbitro gli sventola sotto il naso un giallo per una richiosa manata a Burrai, che cade come se avesse preso un gancio da Mike Tyson, ma poi sta benissimo. Il corso è nervoso e impreciso. Precipitoso. Un paio di belle fiammate, prima di venire sostituito. Dal 14’ st Filip Jagiello (7), che dà maggior ordine tra le linee, ha geometrie sempre pulite, sfiora il gol, disegna un gran cross per Léris e dà il la alle azioni dei gol di Ayé e Bianchi.

6.5 - Stefano Moreo

Centoventi e passa minuti in campo, senza acuti, ma pure senza mai fermarsi. È un totem, di testa, sulle palle inattive a sfavore.

6.5 - Rodrigo Palacio

I cori che si alzano per lui dalla Curva Nord al momento della sostituzione certificano l’ennesima prestazione da leader. Come sempre, è il «playmaker d’attacco»: il gioco pende su di lui, anche se non ha grandi guizzi. Dal 38’ st Florian Ayé (6.5) che, come a Monza, finisce per perdere un altro pallone clamorosamente sanguinoso, che vale il 2-1 del Perugia. Potrebbe essere uno dei momenti peggiori della sua carriera. Ne esce nel modo migliore: segnando.

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