Brescia, le pagelle: Léris finalmente c'è sostanza

Dopo la vittoria contro la Reggina per 3-0, si conclude la regular season del Brescia. Ora c'è attesa per la sfida contro il Perugia. Ecco le pagelle di Daniele Ardenghi.
Il migliore: 7.5 - Mehdi Léris
Giocatore rococò. Stile ornamentale francese (come francese è pure il numero 37 biancoblù) caratterizzato da eleganza e sfarzo nelle forme e negli arabeschi, nonché dall’uso di colori tenui. Fin qui, in stagione, più che tenui diremmo sbiaditi. Ma ieri, complice la morbidezza della Reggina, partendo da mezzala ha giocato una signora partita. Ottimo nell’interazione con Pajac e Palacio. Eccezionale la giocata che ispira il 2-0. Corsa e belle idee, finalmente concretizzate.
6 - Jesse Joronen
Considerata la temperatura non mite e la pioggia, c’è da augurarsi che avesse addosso una bella maglia termica. Non viene praticamente mai impegnato. Quando capita, è attento su Galabinov.
6.5 - Stefano Sabelli
Come la torre negli scacchi, gioca sulla corsia destra e la aggredisce «per dritto». Ma fa un po’ anche come l’alfiere, avanzando in diagonale. Una delle sue accelerazioni porta subito Ejjaki al fallo da cartellino giallo. Col passare dei minuti si gestisce, disputando comunque un’altra prova con il segno «+» davanti.
7 - Andrea Cistana
Tumminiello non gli crea problemi. La prima conclusione del Brescia nello specchio della porta è una sua bella incornata sugli sviluppi di un corner calciato da Pajac, che meritava miglior sorte. In realtà ci prova più volte, nel corso del match. Finché, dai e dai, riesce a mettere il proprio nome sotto la colonnina dei marcatori deviando in rete di coscia. Nel recupero, infine, è protagonista di una chiusura su una sortita reggina che rischiava di «sporcare» la rete bresciana. Bene così.
6.5 - Davide Adorni
Dalle sue parti agisce Galabinov. Potenzialmente un giocatore pericoloso, lo diventa in una sola occasione. La partita del centrale delle rondinelle è quindi in pieno controllo.
6.5 - Marko Pajac
Cerca di farsi perdonare le ultime, deludenti prestazioni scaricando un mancino in corsa in avvio di gara, senza centrare la porta. In generale, disputa una buona prova di gamba, anche perché non si deve preoccupare troppo della fase difensiva. Bene nell’intesa con Léris. Dal 40’ st Matthieu Huard (Sv).
6.5 - Dimitri Bisoli
Da costruire non c’è poi molto, né ci sono da contenere le sortite degli avversari. In molte situazioni presidia quindi l’area quasi fosse un attaccante aggiunto. Dopo i primi cambi gioca uno spezzone di gara da playmaker. Dal 29’ st Valon Behrami (6), che si piazza in mezzo al campo a fare il vigile.
7 - Tom Van de Looi
All’andata, contro la Reggina, aveva sciorinato la propria «giocata dell’anno»: verticalizzazione goniometrica per la corsa di Ayé-gol. Stavolta lo spunto verticale è quello per eccellenza: il tiro in porta. Un bel mancino, che un imperfetto Aglietti non neutralizza. Passa poco, e sfiora la doppietta, stavolta col destro. Il tutto sotto gli occhi di papà Erwin, allenatore dell’Under 21 olandese. Dal 18’ st Filip Jagiello (6), il quale ha un approccio ordinato e cerca anche la via del gol.
7 - Mattéo Tramoni
Negli spazi intasati - e gli spazi nel match contro la Reggina sono frequentemente intasati - è il classico uomo che può sempre trovare una giocata risolutiva. Potrebbe esserlo, ad esempio, una sua serpentina di pura classe nel primo tempo, conclusa con un tiro però murato. Di destrezza il gol che mette in ghiaccio la partita. Livello alto per tutto il tempo che trascorre in campo. Dal 29’ st Flavio Bianchi (6), che si muove molto e gioca con buon brio.
6.5 - Stefano Moreo
È molto meno nel vivo del gioco rispetto al solito. Il che è strano, dato che molto spesso è stato lui a levare le castagne dal fuoco. Tutto sommato, meglio che abbia risparmiato energie. Firma, comunque, di testa, l’assist per il 3-0 di Cistana.
7 - Rodrigo Palacio
Cercatissimo dai compagni, dà sempre l’impressione di poter creare situazioni di vantaggio attraverso una giocata personale (dribbling, passaggio smarcante...). Per fare in modo di ricevere palla senza avere troppi avversari addosso, si allarga frequentemente sulla mancina. In area «la spiega» sempre, e la carta d’identità è davvero solo un pezzo di carta. L’assist per Tramoni, infine, è molto bello. Dal 18’ st Massimo Bertagnoli (6.5), che si piazza sul versante sinistro del centrocampo in una fase di gara in cui non ci sono più patemi. Ha anche due volte l’occasione per segnare. Il colpo da biliardo di mancino esce di un nulla, la conclusione di destro è parata da Aglietti.
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