Calcio

Brescia, i calci da fermo ora sono un vero tesoro

Fabrizio Zanolini
Da punto debole a miniera d’oro: già cinque gol degli otto segnati sono nati dagli sviluppi dei «piazzati»
Già due gol per Davide Adorni © www.giornaledibrescia.it
Già due gol per Davide Adorni © www.giornaledibrescia.it
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Quello che fino ad un paio di stagioni fa era il tallone d’Achille s’è trasformato in una miniera d’oro. Una di quelle da cui estrarre il giallo metallo con sistematica cadenza, traendo sicuro profitto.

Stiamo parlando dei gol su palla da fermo, atavico problema in casa Brescia che, come in un contrappasso dantesco al contrario, ora sono fiore all’occhiello della squadra di Rolly Maran. Ben cinque delle otto segnature finora messe a referto da Bisoli e compagni arrivano da lì o da giocate immediatamente successive.

La serie

Si parte dalla prima giornata quando al Rigamonti arriva il Palermo: il gol è nell'aria ma il cronometro corre veloce ed è il 90’ quando Corrado la mette dalla bandierina. Palla messa fuori dalla difesa rosanero che Dickmann, dopo una gran finta, ri-telecomanda al centro per il tuffo vincente di Davide Adorni che infila l’1-0 che deciderà la sfida e darà al Brescia i primi tre punti della stagione. Anche nella vittoria esterna a Bolzano un’azione partita da un calcio di punizione porta all’1-0 dei biancazzurri: Besaggio la mette al centro, palla lunga che Corrado raccoglie dalla parte opposta e rimette due volte in area; alla seconda ecco sbucare ancora Adorni che in torsione inzucca chirurgicamente nell’angolino.

Poi, nel secco 4-0 al Frosinone, secondo e terzo gol sono conseguenti, rispettivamente, ad un corner e ad una punizione: il primo, grazie ad una splendida girata di destro di prima intenzione di Juric che, dopo il corner di Corrado da sinistra, fulmina Sorrentino; il secondo grazie ad uno schema ben riuscito con Galazzi che batte rasoterra una punizione sul vertice d’area pescando Olzer che è lesto a stoppare palla e girarsi col destro ad insaccare.

La rete di Moncini contro il Pisa © www.giornaledibrescia.it
La rete di Moncini contro il Pisa © www.giornaledibrescia.it

Se proprio vogliamo essere puntigliosi, anche il 4-0 finale arriva da palla da fermo, ma è un calcio di rigore conquistato da Olzer ed infilato da Moncini. Il tutto, fino all’ultimo gol in ordine cronologico che le rondinelle hanno messo a referto in quel di Pisa: il destro su punizione dal lato corto dell’area di Verreth è forte e preciso a pescare sul secondo palo la testa di Moncini che segna il momentaneo 1-1.

Considerazioni

Insomma, una propensione a sfruttare questo tipo di situazioni che sta diventando un marchio di fabbrica per gli uomini di Maran che, di contro, a differenza di un recente passato quando troppo spesso si sono raccolti palloni in fondo al sacco su palle da fermo degli avversari, sta subendo poco o nulla sotto questo aspetto: nelle partite ufficiali stagionali, solo l’ininfluente 1-3 finale del Venezia in Coppa Italia è arrivato su colpo di testa da palla d’angolo, mentre in campionato nessuno dei 6 gol subìti è scaturito da palle da fermo. Della serie: come ti ribalto un tallone d’Achille.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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