Calcio

Brescia, febbre da serie A: derby in vetta contro la Cremonese

Alle 16.15 allo Zini quasi 10.000 spettatori: un atteso scontro diretto per confermare il primo posto
Pippo Inzaghi - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Pippo Inzaghi - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Ci sono il Lecce, il Brescia, la Cremonese e il Pisa che tutte insieme, strette come sono in un fazzolettino di tre punti, raccontano la storia di un campionato di serie B che all’alba della ventottesima giornata è ancora roba per tutti e per nessuno e che più che altro somiglia a una lunga partita a scacchi sospesa nell’attesa dello sfidante che sarà capace di giocare la mossa ideale per rompere gli indugi oppure di quello che si taglierà fuori da solo con un passo falso. Se per il Brescia l’affare per la serie A non sarà un «tutto in dieci giorni», quasi: sicomincia oggi dall’«appuntamentissimo» contro la Cremonese (ore 16.15, stadio «Zini») per arrivare al 15 marzo a Mompiano con il Benevento passando per la via del mare di Lecce del 12: un trittico da resa dei conti.

Atmosfera da derby

Il Brescia vi s’affaccia forte di 51 punti, 11 risultati utili di fila, il secondo miglior attacco, 16 differenti marcatori e - più di tutto - 9 vittorie fuori casa con la caccia a quel risultato in doppia cifra che significherebbe record di vittorie fuori casa in stagione nella storia del club. Ma prima di ogni timbro storico, sarebbe un successo nel derby. Un derby da serie A come non se ne vivono da un pezzo a queste altezze e a questi ritmi di sorpassi e contro sorpassi. Non è un caso quindi che l’atmosfera sarà molto hot con quota 10.000 presenze vicina o magari addirittura sfondata e ingrossata da una colonia di 1.847 bresciani. È l’aria delle grandi occasioni (anche se va detto che tradizionalmente questo appuntamento è sempre stato ben onorato dalle due tifoserie) in uno scontro tra seconda e terza e in quadro che vedrà il Lecce a Perugia, il Pisa a casa del Pordenone con Benevento e Monza in pressing e in rincorsa impegnate tra Cosenza e Cittadella. 

L'esultanza bresciana dopo il gol di Palacio contro il Perugia
L'esultanza bresciana dopo il gol di Palacio contro il Perugia

I precedenti contro la Cremonese

Cosa racconta la storia del derby? Che le pagine color biancazzurro non vengono aggiornate da 23 anni: l’ultimo blitz è letteralmente di un’epoca fa, stagione ’98-99. Finì 2-1 per la squadra di Baldini che si impose con la specialità del Brescia di oggi ovvero con una rimonta centrata nei minuti finali grazie ad Adani e Hubner per il sigillo a rimontare il gol a freddo di Collauto. Anche se non arrivò un successo, rimanda comunque a un dolce ricordo anche il precedente del 2019, l’anno della promozione del Brescia: alla penultima, con la serie A già aritmetica, fu 0-0 con quel punto che garantì ai Corini’s la certezza di chiudere il campionato da primi della classe. E anche oggi in palio c’è la possibilità potenziale di tornare primi. Ferma restando sempre la prima regola degli scontri diretti: se non puoi vincere, cerca almeno di non perdere. Un girone fa (quando nasceva baby Inzaghi, quando Spalek uscì dal cilindro nel finale dopo che i grigiorossi fallirono un rigore), già s’era capito che la squadra di Pecchia - il cui lavoro iniziato lo scorso anno con l’arrivo in corsa sta pagando pieni dividendi - aveva le carte in regola per un buon campionato, ma poi è andata anche oltre grazie a un crescendo identitario e qualitativo con manovra e palleggio come marchio di fabbrica.

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Diverse filosofie

Una filosofia molto diversa da quella del Brescia di Inzaghi più votato alla praticità, alle accelerate e fiammate improvvise, alla capacità di scavare sempre più in profondità delle proprie risorse, a una mentalità a prova di tutto e la vittoria incredibile contro il Perugia è ancora lì a fare da fresca testimone. È anche il Brescia di un fuoriclasse senza tempo come Rodrigo Palacio che sta attraversando il suo miglior momento di forma in assoluto di tutta la stagione. È il periodo clou per i giochi dell’anno, ma è anche il momento al quale le squadre sono arrivate in stato di forte stress fisico dato l’intenso tour de force: anche per questo sarà una questione, più che mai di dettagli. Questione di derby: da serie A.

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