Calcio

Brescia-Cosenza, ecco i due ingredienti fondamentali per il ritorno di play out

Al Marulla la squadra di Viali, premiata dagli episodi, ha avuto il merito di essere più cinica e concreta. Gli errori da non ripetere giovedì
Un'immagine di Cosenza-Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Se prima dell’andata il dibattito si fondava su quale potesse essere la miglior strategia da adottare per blindare la porta di Andrenacci e assicurarsi un clean sheet che avrebbe avuto un valore inestimabile in ottica ritorno, oggi il paradigma è rovesciato.

E soprattutto la previsione sul piano partita è univoca: occorrerà attaccare, con equilibrio e lucidità, ma anche con grande forza d’urto. Per ribaltare il ko del Marulla servono due gol di scarto, o almeno uno nei tempi regolamentari per rimettere il verdetto ai supplementari, ed eventualmente ai rigori. Il Brescia ha le possibilità di farlo, ma deve imparare dai propri errori. Non soltanto dell’ultima partita, ma del periodo più recente.

Cosenza più cinico: tutti i numeri

Come abbiamo avuto modo di analizzare più volte, in coda alla regular season la squadra di Gastaldello ha perso un po’ del cinismo che aveva contraddistinto il filotto tra aprile e maggio. Un problema che il primo atto con il Cosenza ha riverberato. Intanto al Marulla il Brescia ha costruito lo stesso numero di occasioni da gol dei calabresi: 16, come evidenziato da Kama Sport. Non soltanto: ha pure effettuato più conclusioni totali, 14, contro le 11 dei ragazzi di Viali.

Eccola l’evidenza che corrobora la tesi: con meno tiri, il Cosenza ha centrato più volte lo specchio (5) rispetto alle rondinelle (2). Chi sostiene che la partita sia stata determinata dagli episodi non sbaglia, perché se il Brescia coglie quella traversa con Bisoli una componente di sfortuna c’è, e ha una sua incidenza. Ci sono però anche altre considerazioni da fare, e che sistematicamente, quando analizziamo le mancanze del Brescia, vertono su una concretezza carente nel raffronto con l’avversario.

Due gli ingredienti fondamentali per giovedì

Si sarebbe forse potuto osare qualcosina in più, ma i dati testimoniano come – ad esempio – la pressione offensiva del Brescia sia stata molto più efficace: i palloni recuperati dagli uomini di Gastaldello in zona d’attacco sono stati 19, quelli del Cosenza «appena» 9. Che i calabresi avessero un’abitudine diversa, più consolidata, a partite come quella di giovedì, non è però soltanto un concetto aleatorio. Trova riscontro in molti numeri della partita.

La squadra di Viali è stata globalmente più solida: ha vinto 17 contrasti (il Brescia 12), si è aggiudicata più duelli difensivi (34 a 26) e ha recuperato più palloni in difesa (43 a 36). La sfida, questo giovedì al Rigamonti, sarà duplice: sapersi «sporcare» nelle fasi più complesse, cosa che cinque giorni fa è riuscita meglio al Cosenza, senza perdere efficacia o qualità in transizione. Non servirà un’impresa, perché la contesa è fondamentalmente ancora apertissima, ma una partita che rasenti la perfezione, quella sì.  

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