Brescia, colpo di scena: Borrelli non si è presentato alla visita di controllo

Alla clinica Sant’Anna era tutto pronto. Era pronto, soprattutto, il professor Bonaspetti. Il quale avrebbe dovuto sottoporre a una visita di controllo l’uomo al centro degli scenari di mercato del Brescia, ovvero Gennaro Borrelli.

Bonaspetti avrebbe dovuto visitarlo questo mercoledì, appunto. Ma non lo ha visitato perché l’attaccante non si è presentato all’appuntamento paragonabile a una sorta di «accertamento fiscale» e dunque necessario ai fini della copertura assicurativa per l’infortunio (fronte spese mediche da sostenere da parte del Brescia).

Il giocatore avrebbe poi inviato una «giustificazione» (forse un certificato) circa l’impossibilità di essere in città.

Resta il colpo di scena. Che conduce a un solo possibile scenario: manovre di avvicinamento a Borrelli o di club di altissima serie B con altrettantto altissima disponibilità economica, o più verosimilmente di società di serie A che già si erano interessate al giocatore nel gennaio scorso salvo poi verificare che comunque Borrelli non avrebbe potuto essere ritesserato perché in stagione aveva già indossato due maglie.

Bocche cucite

Siamo ancora sul fronte delle supposizioni. Di certo per ora c’è che Borrelli ha mancato l’appuntamento in ospedale. Le bocche da casa Brescia restano cucite anche perché si è trattato di una doccia gelata che ha spiazzato anche se, trapela ora, già da giorni pare che il giocatore, assistito da Romualdo Corvino, avesse diradato i contatti diretti con l’ambiente mostrandosi più freddo e distaccato. Forse anche per questo, subodorando qualcosa, il Brescia per non sbagliare - si apprende - aveva formalizzato la convocazione tramite pec.

L’irritazione fortissima nelle stanze dirigenziali si può benissimo immaginare. Non ci sono conferme dirette, ma il Brescia ha nuovamente convocato il giocatore per questo venerdì. Se Borrelli ci sarà, allora sarà stata tanta preoccupazione per nulla, ma se non dovesse esserci il sospetto di «trame di mercato» inizierebbe a trovare conferma.

Situazione delicata

Resta un altro fatto: il Brescia ha in mano a prescindere la possibilità di riscattare il giocatore. Però alle condizioni già in essere: dai primi contatti informali tra società, non c’è intenzione da parte del Frosinone di sedersi di nuovo a tavolino. Frosinone che è nella posizione più comoda: se il giocatore non viene riscattato dal Brescia, altre richieste non mancheranno. E, probabilmente appunto, ci sono già e per cifre molto più alte di quelle stabilite con il Brescia.

Improbabile che il Frosinone voglia tenere per sé il giocatore che peraltro, B per B, non avrebbe interesse a preferire i ciociari perché con la discesa tra i cadetti le cifre del suo contratto si sono dimezzate rispetto a quello che scatterebbe col Brescia. Se dietro alla situazione attuale ci fosse, come si sospetta appunto, l’offerta di una big, anche a Borrelli oltre che al Frosinone converrebbe essere prelevato dai ciociari per spuntare condizioni migliori proprio perché si parte da cifre più basse.

Ma stiamo andando oltre. Ora il Brescia intende capire cosa ci sia davvero dietro a Borrelli. Riscattarlo, come detto, è possibile e il Brescia avrebbe tempo fino a metà giugno: si può anche agire per «principio», ma serve capire il contesto perché se dietro ci fosse la volontà del ragazzo di salire di livello allora sarebbe pericoloso un investimento che da solo è destinato a mangiare ben oltre la metà del budget del Brescia per chi potrebbe restare scontento e convinto di avere perso una opportunità. La speranza è che si sia trattato solo di un «malinteso», ma è difficile sia così.