Calcio

Brescia Calcio, tenere la barra dritta e cercare l’empatia

La sentenza del Riesame, la posizione di Massimo Cellino e della piazza
Massimo Cellino - © www.giornaledibrescia.it
Massimo Cellino - © www.giornaledibrescia.it
AA

La settimana appena conclusa non è stata delle più semplici per Massimo Cellino e allo stesso tempo per i tifosi del Brescia. La sentenza del Riesame che ha disposto il sequesto di 55 milioni di euro nei confronti del numero uno biancazzurro ha creato più apprensione nella piazza che, a quanto pare, nelle squadra, la quale nelle amichevoli ha saputo tenere la barra dritta e la testa sul campo. Avversari non impossibili Lecco e Mantova, qualcuno può dire: vero, ma dimostrare che la concentrazione è tutta sul rettangolo di gioco e non su ciò che avviene fuori è ottimo segnale. Uno scivolone, viceversa, avrebbe fatto molto più rumore del dovuto.

Il concetto della «barra dritta» però non deve essere solo di Pep Clotet e del suo gruppo, ma di tutto l’ambiente Brescia. Sapendo che la programmazione sarà più difficile rispetto al passato e che il «vivere alla giornata» dovrà essere digerito a tutti i livelli e per quanto possibile sfruttato. Un anno fa una campagna acquisti più che interessante e la presenza di Pippo Inzaghi in panchina facevano sognare: oggi il panorama è diverso, inutile nasconderlo, ma non per questo ci si deve girare dall’altra parte per evitare di osservarlo.

Cosa accadrà davvero dopo la decisione del Riesame soltanto il futuro potrà dirlo visto che alcuni passaggi devono ancora essere compiuti, compiere fughe in avanti vedendo il bicchiere soltanto mezzo vuoto serve a poco. Meglio allora vivere il presente, sapendo ovviamente che andrà disegnato rispetto a quanto le casse del Brescia sapranno offrire, senza un centesimo di più. Perché questo al momento è il raggio di azione in cui si possono muovere i dirigenti, nonostante sia stato ribadito da più parti che il Brescia Calcio non è direttamente coinvolto nella vicenda giudiziaria.

La progettualità a medio lungo termine viene messa per ora in un cassetto, il pensiero diventa far fronte alle spese ordinarie (e in questo possono probabilmente rientrare le ultime mosse di mercato), evitando di farsi trovare spiazzati nel caso di spese straordinarie. Perché di soldi extra non ce ne saranno. Ecco allora il concetto di «barra dritta», mai come ora fondamentale per Massimo Cellino e per chi sta con lui sul ponte di comando. Presidente che, nei giorni scorsi, si è esposto verso la piazza bresciana: «Tifosi, volete aiutarmi? Abbonatevi». La risposta non è stata da code fuori dallo store di via Solferino, ma d’altronde cercare oggi da parte di Cellino un’empatia che non c’è mai stata del tutto fino in fondo (forse nemmeno mai troppo cercata) è quantomeno difficile. Tenendo pure conto che il bresciano è diffidente per natura. Lo stesso bresciano però è quello che sa fare squadra nelle difficoltà, dandoti un braccio anche se hai bisogno di un dito.

E allora chissà che da questo momento tutt’altro che facile, non possa nascere qualcosa di positivo. Tenendo tutti la «barra dritta», sapendo che l’annata sarà difficile, ma non per questo negativa ancora prima che inizi. Avendo ben presenti problemi e difficoltà, senza crearne di ulteriori.

Icona Newsletter

@Sport

Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato