Brescia, Calvani decisivo a Modena: ora tutto passa dal Rigamonti
Gioia, moderata soddisfazione, poi orrore e terrore, poi il sospiro di sollievo e l’inizio dei preparativi per «l’armiamoci e partiamo». Paradiso, Purgatorio, Inferno: tutta la Divina Commedia in un colpo solo, come studiarla su un bigino. Eravamo all’inferno e poi… E poi è arrivato Calvani che «modello Acerbi» si è ritrovato a fare il centravanti alla disperata per fissare un pareggio, in extremis, che stavolta serve. Che stavolta è il volano per riscrivere il finale.
Calma però, perché non è finita. Lo abbiamo toccato con mano ieri sera, quando tutto sembrava perduto, col Brescia. Ma ancora di più ce lo insegna questa maledetta serie B.
Calma
Se state tutti bene, se siete tutti vivi dopo la battaglia alla cieca (chiamarla partita è troppo) che è andata in scena al «Braglia», facciamo la conta e ritroviamoci in massa martedì alle 20.30 al «Rigamonti». Dove arriverà una clamorosa Reggiana del maltrattato ex Davide Dionigi che con un filotto di 4 vittorie di fila ieri sera ha messo il punto esclamativo sulla salvezza.
È tutto apparecchiato su un piatto d’oro per riconquistare casa dopo 7 mesi e pensare di poter alzare le braccia al cielo. Serve una vittoria: che con buona possibilità darà la salvezza. In queste pagine trovate tutte le possibili combinazioni dalle quali comprendere perché va mantenuta cautela. Ma bisognerebbe veramente avere contro tutti gli Dei del calcio per buttar via – ripetiamo bene: a patto di una vittoria – la permanenza in B senza play out. Non può, non adesso, scatenarsi un altro tsunami su un Brescia che a scatenare tempeste fa benissimo da sé.
La partita
Cosa abbiamo visto a Modena... Intanto una squadra che ha mostrato tutto il peggio di sé. Ma poi, anche il meglio: l’anima. Nell’insieme, un caos più disorganizzato che organizzato, fatto di alcune scelte discutibili (tra le quali la terza esclusione di fila di Cistana, che poi è entrato nel finale mettendo lo zampino nell’azione che ha portato al gol della provvidenza il suo sostituto), cambi ritardati e la solita fatica nel comprendere i momenti e la paura ad accompagnare questa fatica. Eppure, in una gara contro un Modena contestato dai propri tifosi, il Brescia l’aveva sbloccata al 25’ su punizione forse deviata (da Cauz) o forse no di Galazzi. Tutto bello.
Dopo il vantaggio

Tranne la rumba che la squadra di Maran s’è presa nei 3’ che sono serviti al Modena per trovare il pari con Caso in combinata con Di Pardo, ma soprattutto con una dormita colossale tra Besaggio e Corrado. Cose brutte. Col Brescia a perdere metri, il Modena a serrare i ranghi con un compatto 5-4-1 che porta gli uomini di casa ad andare ancora vicino al gol mentre da parte del Brescia c’è solo un tentativo di Galazzi.
Poco: servirebbe una scossa. Che dalla panchina non arriva. Mentre in campo regna il caos dentro un Brescia né carne né pesce, ecco il ribaltone del Modena con Di Pardo a mangiarsi Besaggio. Un disastro. All’alba della mezz’ora i cambi che porteranno il Brescia a chiudere con Borrelli, Nuamah, Moncini e Olzer. Da una punizione di quest’ultimo nasce il mischione per il 2-2. E adesso: un viaggio a senso solo, senza ritorno se non in volo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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