Calcio

Brescia, apoteosi al Rigamonti: con il Cosenza vittoria da salvezza

La squadra di Gastaldello vince 2-1 con i gol di Adryan e Cistana e sale al sest’ultimo posto fuori dalla zona retrocessione
  • Brescia in campo contro il Cosenza al Rigamonti
    Brescia in campo contro il Cosenza al Rigamonti
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AA

In un Rigamonti delle grandi – grandissime – occasioni, bello come pochissime volte nei tempi più recenti, il Brescia compie la sua missione: batte il Cosenza 2-1 nel segno di Adryan e Cistana e batte un colpo decisivo in chiave del raggiungimento della salvezza. Tutto questo nonostante la complicanza finale dato il gol dei calabresi a ridosso del 90'. La classifica ora, a -3 dalla fine della regular season, dice (per la classifica avulsa) sest’ultimo posto, con la squadra fuori dalla zona retrocessione/play out per la prima volta dopo 12 giornate. 

La vigilia del Brescia era partita con una doppia tegola, quella dei forfait di Olzer e Listkowsli fermati entrambi da un problema muscolare rimediato in rifinitura. Assenze pesantissime insieme a quelle di Rodriguez per squalifica e Ndoj (squalificato anche lui) e con Galazzi e Bianchi recuperati solo in extremis: dentro, nella mischia, Galstaldello ha così puntato sull’unica opzione possibile, ovvero l’utilizzo di Adryan e Niemeijer con Ayé.

La partita

La partenza è subito tosta con il Cosenza pericoloso e capitan Bisoli a cavarsela in angolo dentro una situazione pericolosa. In generale, è più spavalda la partenza della squadra di Viali con un Brescia più attendista del solito. Prova a suonare la sveglia intorno al 12’ Labojko con una sventola da fuori: forte, ma centrale per Micai. Il ritmo del gioco pare essersi stabilizzato, ma al 15’ rischia grosso il Brescia: serve un miracolo di Andrenacci su Zilli servito da un rinvio sbadato di Cistana.

La sensazione? Quella di un Brescia spaventato e sottoritmo. Quello che prova ad alzare Niemeijer insieme ai decibel dello stadio con un sinistro insidioso il suo tanto, ma sul quale Micai non ha esitazioni. Passano i minuti, non si scioglie l’impasse del Brescia e 27’ Bisoli rimedia un giallo per un fallo a centrocampo su Nasti. La partita è oggettivamente brutta, vive di piccole fiammatine. Come la fiammatina che procura un brivido ad Andrenacci: conclusione su fondo di Martino in ripartenza da rilancio di Micai. In chiusura di frazione (4 corner a 0 per il Cosenza) il Brescia dà qualche segnale di miglioramento e da segnalare c’è un tentativo, ancora dalla distanza e ancora centrale, di un Ayé piuttosto isolato.

  • I giocatori della Germani in tribuna al Rigamonti
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Nessun cambio nella ripresa che si apre con una conclusione di Bisoli sulla quale arriva Micai. È un atteggiamento diverso quello del Brescia che conquista anche il primo angolo sul quale Mangraviti ha una chance di testa: frustata efficace, ma non abbastanza per trarre in inganno Micai. Poi tocca ad Andrenacci dimostrarsi attento su Nasti. Ma il momento continua ad apparire caldo per il Brescia che si prende altri due angoli: Jallow e Bjorkengren si rendono pericolosi. La sensazione di un Brescia diverso è confermata al 10’ quando la partita si stappa in maniera rocambolesca: Adryan, fin lì nullo e che aveva appena chiesto il cambio, trova la girata vincente su un tiro sbagliato di Bisoli.

E dopo l’esultanza, preda di crampi, Adryan esce per lasciare il posto a Galazzi. Pazzesco. Come il bis firmato al 15’ da Cistana, di testa, su angolo di Bjorkengren. Sembra un sogno anche la classifica che vede il Brescia fuori dalla zona retrocessione/play out dopo 12 giornate. E sugli spalti si scorgono anche tifosi in lacrime di gioia pura…. Nel frattempo sul campo il Brescia abbassa il ritmo per cercare di gestire risorse limitate e non avendo a disposizione una panchina forte. E al 30’ arriva un doppio cambio: fuori Labojko e Niemeijer, dentro Van de Looi e Bianchi. Gastaldello mantiene dunque lo stesso canovaccio tattico rinunciando saggiamente alla tentazione di chiudersi.

Il finale vuole essere di pure gestione, ma al 44' il Cosenza riapre la partita con un gol di D'Orazio. E dopo 4' di recupero, col Brescia che spende l'ultimo cambio (Adorni per Huard), si conclude in festa (da segnalare la presenza della squadra della Germani al completo, squadra alla quale la tribuna ha riservato una ovazione), meritata e legittima anche se la strada dice che ci sono altre tre battaglie tra Parma, Pisa e Palermo.

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