Calcio

Brescia, analisi delle insidie nello sprint di primavera

Dal Vicenza alla Reggina passando dagli scontri diretti con Pisa e Monza: sette gare tutte da vivere
È grande per il debutto di Corini sulla panchina del Brescia
È grande per il debutto di Corini sulla panchina del Brescia
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Sette, come i peccati capitali. Sperando che quello del Brescia sia la gola. Perchè le rondinelle dovranno avere fame di vittorie nelle prossime sette partite. Un rush finale che gli uomini di Corini devono affrontare a mille per cercare di incamerare più punti possibil e provare ad azzerare l’attuale gap che le divide dalle promozione diretta. Sette sfide diverse tra loro, incontrando squadre in lotta per la salvezza, altre alla rincorsa per l’ultimo vagone play off, altre o sfide dirette per la massima serie. Guardiamo allora nello specifico i sette appuntamenti che aspettano Bisoli e compagni, valutandone la difficoltà. Tra facile (*), media (**) e difficile (***).

L'inizio

Brescia-Vicenza (**). Sono i primi 90 dei 630 minuti restanti e rappresentano anche il nuovo battesimo sulla panchina del Brescia di Eugenio Corini. La sfida di domenica al Rigamonti è da prendere con le molle: il girone di ritorno dei biancorossi ha ridato speranze di salvezza agli uomini dell’ex Cristian Brocchi. A oggi l’obiettivo è agganciare almeno lo spareggio play out, al momento distante un sol punto dato che il Cosenza - che deve comunque recuperare il match con il Benevento - quart’ultimo a pari punti, ha il vantaggio degli scontri diretti.

Pisa-Brescia (***). È il primo dei due scontri diretti che valgono doppio. I nerazzurri sono attualmente secondi con 58 punti, quattro in più delle rondinelle che, proprio su di loro, al momento, devono fare la corsa. In più, il Brescia è costretto, in caso d’arrivo a pari punti senza altre squadre, a sistemare gli scontri diretti avendo perso 1-0 all’andata. Qui l'occhio particolare va dato agli ex della sfida: Torregrossa, Benali e Lucca (quest’ultimo biancoblù nella Primavera) su tutti, con anche Antonio Caracciolo dietro a limitare i nostri attaccanti.

Brescia-Parma (**) - Al Rigamonti arriverà la vera delusione del campionato, da tutti indicata ad inizio stagione come la favorita principale. I ducali dell’ex Beppe Iachini stazionano invece in una sorta di limbo con più ombre che luci, anche se non hanno ancora abbandonato il sogno play off.

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Lo snodo

Monza-Brescia (***). Eccolo il secondo ed ultimo scontro diretto. I brianzoli di Giovanni Stroppa, grazie ad un paio di vittorie colte ultimamente all’ultimo respiro, hanno risalito la china portandosi ad un passo dalla vetta. Pure qui l’obbligo, come contro il Pisa, di provare a ribaltare lo scontro diretto dell’andata, perso 2-0 a Mompiano.

Brescia-Spal (*). È probabilmente, almeno al momento, la partita che dovrebbe presentare meno difficoltà: gli estensi di Venturato non hanno più nulla da chiedere al campionato, sopra di 7 lunghezze dalla zona play out e distanti 17 da quella play off. Chiaro che le cose cambierebbero se la Spal dovesse complicarsi la vita nelle prossime quattro partite.

Cittadella-Brescia (**). 180’ dalla fine arriva la «fatal Cittadella», gioie e dolori negli scontri con il Brescia. Tutto si farebbe complicato se i padovani dovessero essere ancora in lizza (per ora, la distanza è di 5 punti) per agganciare i play off. Squadra sempre imprevedibile, rappresenta una mina vagante per tutti, senza avere un vero e proprio spauracchio in rosa. È però squadra abituata ai piani alti della cadetteria e c’è da scommettere che proverà fino alla fine a giocarsi i sesti spareggi promozione di fila.

Brescia-Reggina (*). Sono gli ultimi 90’ e sono da giocarsi in casa. Vantaggio psicologico non da poco. Per i granata calabresi vale al momento lo stesso discorso fatto per la Spal, anche se gli uomini di Stellone sono decisamente più vicini alla zona play off (6 punti) che a quella play out lontana ben 18. Sulla carta, pare la partita più facile del lotto, anche se sarà come sempre il campo a confermarlo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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