Calcio

Brescia a Como per tenere la vetta e per i record

Le rondinelle inseguono la doppia cifra di risultati utili di fila e vittorie fuori casa
Pippo Inzaghi
Pippo Inzaghi
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Fuori porta per essere sempre più dentro alla propria storia e di conseguenza al comando di un bel sogno. Il campionato morde,il Brescia reduce dal pomeriggio perfetto contro l’Ascoli di più e, senza respiro, la squadra di Pippo Inzaghi ha gli appunti dei pluri obiettivi di giornata scritti in testa: dall’«interrogazione» di Como, Bisoli e compagni intendono uscire con un doppio 10. Ovvero, intendono contenstualmente centrare la doppia cifra di risultati utili consecutivi e di vittorie esterne in stagione: come mai nessun Brescia nella propria storia fino ad ora è riuscito a fare. Questo pacchetto deluxe, significherebbe tenersi il primo posto in classifica con anche possibilità di rosicchiare qualche ulteriore vantaggio visto che nel programma di questa ventiseiesima giornata c’è prima di tutto Monza-Lecce e poi, per gradire anche un bel Perugia-Benevento. Ma il mantra in ogni modo non cambia: prima di tutto occorre pensare a se stessi.

La sfida

E il confronto odierno con il Como (ore 14.05 per via del posticipo di 5’ voluto dalla Figc come gesto simbolico per invocare la pace in Ucraina), è anche l’occasione per soffermarsi a pensare come è cambiato e come si è evoluto il Brescia da girone a girone. Ripensando a quel 2 ottobre in cui la squadra di Gattuso si infilò come una granello di polvere in quella che fino ad allora era una gioiosa e spensierata macchina da gol che era il Brescia imponendo alle rondinelle il primo stop della stagione nonché casalingo. E imponendo al tecnico Inzaghi le prime riflessioni sulla necessità di trovare dei correttivi per la fase difensiva. Missione compiuta, tanto che fuori casa ad esempio Bisoli e compagni non subiscono gol da 456’ (dall’84’ della partita col Vicenza).

Pippo Inzaghi
Pippo Inzaghi

Forze e debolezze dell'avversario 

Da quel giorno di inizio autunno sembra già passata un’eternità e il Brescia ha cambiato più volte pelle, attraversato una fortissima tempesta e imparato a navigare comunque e sempre in acque che possono agitarsi da un mome nto all’altro. Solo una cosa è rimasta invariata: ossia che in un modo o nell’altro le rondinelle hanno sempre trovato il modo di rimanere all’altezza della zona promozione diretta. Con l’ultimo squillo, al sapore di possibile definitiva svolta. Oggi, si va a caccia anche di questo tipo di conferma. Su un campo tradizionalmente ostico e contro una squadra che era reduce da 5 risultati buoni di fila prima di incappare nella manita contro il Benevento. Non tragga in inganno quel 5-0 che più che altro ha avuto il sapore della partita stregata per come si sono svolti i fatti tra una espulsione immediata e due rigori contro nel giro di poco. A proposito di rigori: la curiosità è che il Como è la squadra che ne ha avuti di più a favore, vale a dire 9. È tosta la formazione di Gattuso. Ed è protagonista di un campionato in linea con le attese della possibilità di una salvezza tranquilla e divertente come si sta delineando. Ecco: è più tosta che di qualità con il meglio racchiuso nel reparto avanzato dove Cerri (7 centri) si sta dimostrando attaccante e rinato e in cui Gliozzi e Gabrielloni sono a loro volta due begli ossi. Occhio anche a Parigini. Ma è anche squadra il Como (punto debole i primi 15’ di gioco: già 7 le reti subite in quella frazione) oggi alle prese con una grave emergenza difensiva: out Solini e Varnier mentre Scaglia è in dubbio. Il che significa che fuori causa ci sono tre centrali titolari su quattro.

Torna Adorni

Questo, nel giorno in cui invece per contro il Brescia ritrova un’opzione di spessore dietro, Adorni. Cosa ha in mente per oggi Inzaghi? Probabilmente l’ormai «solita» rivoluzione visto che il turn over non fa più paura e anzi è un alleato prezioso in questa maratona. Nella quale si possono iniziare a segnare i primi piccoli distacchi. Fuori porta, dentro la storia: con la fame di sogni.

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