Breno, Triglia e il gol ritrovato: «Il mio grazie al mister»

C’è tutto l’ultimo mese di Alessandro Triglia nell’abbraccio del numero 11 del Breno al suo tecnico, Mario Tacchinardi, ed in quello della squadra al suo bomber ritrovato. Cinque rigori sbagliati pesavano, anche se Alessandro ha sempre guardato avanti. «L’abbraccio a Tacchinardi dopo il gol? Non era per chiedere scusa, perché nessuno mi ha mai fatto pesare l’errore - spiega l’attaccante classe 1987 -, ma per dirgli grazie. Subito dopo il mio errore dal dischetto contro il Desenzano Calvina, costato la vittoria, poteva tranquillamente appellarsi a quell’episodio, invece ha dimostrato ancora una volta di essere una grande persona, oltre che un grande tecnico. Ha elogiato la prestazione, senza recriminare, ed ha detto che mi sarei ripreso. Ha avuto ragione e sono contento di avere restituito qualcosa».
Il gol decisivo
Il gol è giunto contro l’avversario più forte, la capolista Sangiuliano, per credere ai play off. Cosa dice ora il calendario? «Sulla carta ci propone avversari più comodi, ma in genere in queste sfide si nascondono insidie, specie per noi abituati a giocare. È anche vero che affrontare le pericolanti nel finale di stagione vuol dire trovare formazioni che spesso non possono speculare sul pari, dunque devono aprirsi più del solito. Ad ogni modo, abbiamo dimostrato che dipende da noi. Il Breno dell’ultimo mese ha cambiato passo». Anche se è una nota meno piacevole, torniamo su quei cinque rigori.
«Per fortuna soltanto uno è costato punti, perché gli altri quattro errori non hanno influito sul risultato. Nel calcio è abbastanza naturale ricordare l’errore più di una striscia positiva e cinque è un numero significativo. Però non è casuale: Jorginho aveva sempre segnato, poi ha sbagliato tre penalty di fila; Balotelli ha fatto lo stesso. Non penso di essere diventato improvvisamente incapace di tirare un rigore, prima dell’errore a inizio torneo con la Vis Nova venivo da tre anni da infallibile. Poi qualcosa s’è inceppato. È un discorso psicologico, devo solo restare tranquillo. E l’aver segnato su azione mi aiuterà». In pochi evidenziano, intanto, il fatto che il Breno sta rincorrendo i play off senza poter disporre da alcune partite di Sampietro e Mauri, due big. «È merito dell’organizzazione di squadra: quando hai principi di gioco, gli interpreti devono solo applicarli. Certo, ora tutti rivogliamo Gianluca e Mattia per il rush finale». Ed il prossimo rigore? «Ora il tiratore designato è Lorenzo Melchiori. Però se serve ci sono: non ho paura».
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