Brescia Calcio: un gruppo olandese è interessato al club

C’è fermento. E, soprattutto, c’è una manifestazione d’interesse reale. Attenzione: manifestazione d’interesse e non (ancora) offerta. Una sottolineatura doverosa perché è bene tenere presente che siamo alle prime schermaglie (richiesta di accesso alle informazioni per poter valutare l’acquisto): la partita (trattativa), non è ancora cominciata. Esistono però i presupposti.
Il Brescia interessa. E interessa - dopo tanti rumors, chiacchiericcio da bar e mezze frasi in ambienti imprenditoriali bresciani che però non sono mai diventate nulla di più - fuori dai confini italiani. In Olanda, precisamente. È da lì che venerdì agli indirizzi pec dell’amministratore delle quote di Eleonora Immobiliare (controllante della controllante del Brescia calcio) Pierangelo Seri e Brescia Holding (controllante del Brescia calcio) amministrata da Massimo Cellino, è arrivata la richiesta di accesso al dossier «ufficiale» che riguarda il club di via Solferino-Ferramola.
La società olandese
La manifestazione d’interesse, è arrivata dal gruppo, con sede ad Amsterdam, Azerion. Un nome che non dice nulla alla massa, ma che è già molto noto tra gli addetti ai lavori perché trattasi di un gruppo che ha già rapporti commerciali e ha in atto partnership con la Lega di serie A e B. Azerion ha infatti di recente acquisito la società AdPlay fresca di accordo per la distribuzione sul territorio nazionale degli highlights delle partite della massima serie e del campionato cadetto.
Azerion - che per riassumere si occupa di comunicazione online e piattaforme digitali e che ha una quota di minoranza anche nel club di Eredivisie del Fortuna - è in grande espansione in particolare sul mercato italiano ed è interessata a uno sbarco nel nostro calcio.
Perché il Brescia
Il Brescia può essere strategico: società sana, conti «garantiti» anche dal tribunale oltre che da bilanci trasparenti e in perfetta forma - ed enorme potenziale su cui lavorare tra una piazza da provare a rianimare e un possibile business a tema stadio da sviluppare.
La credibilità della multinazionale è inoltre certificata da freschissime verifiche attuate dalle istituzioni calcistiche che se ne sono interessate a novembre proprio dal momento in cui Azerion ha acquisito l’italiana AdPlay. C’è solidità e c’è voglia di investire. Guardando anche al Brescia.
Scenari
Fatta la manifestazione, ci sarà un’offerta? L’operazione Azerion-AdPlay si è consumata alla velocità della luce: nel giro di 10 giorni. Pertanto le premesse sono quelle di un gruppo con le idee chiare che se intende andare a bomba su un obiettivo valutato come strategico, non perde tempo. Ma come detto - anche se è da immaginare che se una richiesta ufficiale di informazioni è stata effettuata è perché «esami preliminari» e studi di dossier «ufficiosi» hanno dato buon esito - una trattativa ancora non c’è. E ci potrà eventualmente essere solo dopo che lo studio del Brescia sarà completato.
A ora, pec a parte, non risulta che ci siano stati contatti diretti né con Cellino né con Seri. E non è nemmeno chiaro se la valutazione del valore del Brescia del presidente e dell’amministratore coincidano. Secondo indiscrezioni, 20 milioni di euro potrebbero essere la cifra d’ingresso. Escluso il centro sportivo di Torbole che non è in pancia al Brescia per il quale si dovrebbe fare una trattativa separata oppure, sempre che Torbole possa interessare, eventuali nuovi proprietari potrebbero continuare a corrispondere un canone d’affitto (così come ora il Brescia fa con l’Eleonora) che attualmente ammonta a 300.000 euro annui.
Il club, ora
Di certo, oltre a una pec che è spiccata subito attraverso altre prive di credibilità (arrivate anche da società unipersonali, una addirittura da una società con capitale sociale di 7.000 euro) c’è lo stato d’animo di un Massimo Cellino quasi consumato da tutta la vicenda giudiziaria che lo sta riguardando e della quale non si fa una ragione, e che fatica ora come ora anche a essere lucido e freddo nella gestione di una quotidianità sempre più difficile e in un ambiente a pezzi nel quale però occorre fare di tutto per preservare la categoria.
Non è chiaro quale sia l’orizzonte di Cellino, quali pensieri stia maturando per il futuro nella convizione di poter rovesciare la decisione della Cassazione che lo ha portato a subire un maxi sequestro di beni. A decidere del futuro del Brescia, per quanto di una eventuale trattativa di cessione non sarebbe semplice spettatore, non sarà solo, perché tutto andrà condiviso dal tribunale «alla regia». Ora si vedrà se la manifestazione di Azerion diventerà altro, ma certo il Brescia inizia a destare interesse.
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