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Virtus-Germani «vista» da Ceron: «Questo campionato è imprevedibile»

L’esterno oggi a Sassari ha giocato a Brescia e a Bologna: «I biancoblù sono un grande nucleo»
Marco Ceron in maglia Virtus Bologna - Foto New Reporter Papetti © www.giornaledibrescia.it
Marco Ceron in maglia Virtus Bologna - Foto New Reporter Papetti © www.giornaledibrescia.it
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Marco Ceron, guardia-ala che il prossimo 16 giugno compirà 34 anni, è un doppio ex atipico di Virtus Bologna-Germani, partita che lunedì, per la dodicesima di campionato, alla Virtus Arena, metterà di fronte seconda e prima in classifica. E pure le due squadre che si sono contese lo scudetto 2024-2025, in una finale poi vinta dalle Vu Nere e «rovinata» dall’infortunio di Maurice Ndour poco prima della fine di gara-1, con la Pallacanestro Brescia in vantaggio

Al Basket Brescia Leonessa l’esterno, appena arrivato, fu colpito duramente al volto dall’avversario Jaiteh in un match contro Torino. Era il 18 novembre. Non solo stagione finita: Ceron rischiò la vita e impiegò molto tempo a tornare in campo. Lo fece per qualche sprazzo nella stagione poi interrotta dal Covid. A Bologna, tempo dopo, fu comprimario nel 2021-2022. Con quel ruolo, sotto la giuda di Scariolo, vinse Supercoppa ed Eurocup. Oggi, dopo tanto peregrinare, è approdato alla Dinamo Sassari.

Si aspettava, a dicembre, uno scontro al vertice tra le due squadre che si sono giocate il tricolore lo scorso giugno? Per Bologna, forse, era più prevedibile. Ma per la Germani...

«Chiaramente non era semplice che Brescia si riconfermasse. Mi immaginavo un buon inizio. C’è stato il cambio in panchina, ma in realtà Cotelli c’è sempre stato, come assistente di tutti gli allenatori che sono passati da Brescia. Quindi, conosce tutto. Il nucleo del gruppo è sinonimo di identità, e l’identità è la cosa più importante, dettata soprattutto dai leader Della Valle, Ivanovic e Bilan. Poi, anche l’ambiente aiuta molto. Per quanto riguarda la Virtus... è una delle due forze trainanti del nostro campionato, non avevo dubbi».

A differenza di quanto accaduto lo scorso anno, saranno ancora le due big a giocarsi lo scudetto?

«Virtus e Milano hanno sempre qualcosa in più. Ma attenzione, anche Venezia sta andando bene. E poi c’è la Germani. Dipende sempre da come arrivi mentalmente alla fine. Ci potrebbero essere sorprese».

Come sta andando alla Dinamo?

«Sassari dà tanto sia dal lato umano sia dal punto di vista cestistico. Sto sempre meglio. Vivo la città e l’isola. Sul parquet abbiamo lasciato qualche punto di troppo, ma ci rimettiamo in carreggiata».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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