Trapani sempre più nel caos: i risvolti sul campionato e per la Germani

Trapani è a un passo dal baratro, e per forza di cose - seppur dispiaciuta per l’epilogo sportivo drammatico legato a una piazza di grande valore sotto ogni punto di vista - la Germani è alla finestra. Se il club siciliano dovesse saltare, i giocatori italiani (gli ultimi dei quali la Shark potrebbe-vorrebbe liberarsi per questioni regolamentari) sarebbero comunque in realtà liberi di accasarsi dove meglio credono. Settimane fa aveva avuto luogo il primo abboccamento con l’esterno Riccardo Rossato. Le parti erano pronte a riaggiornarsi in caso di novità. In queste ore, le suddette novità non sono mancate. Il giocatore veneto sarebbe - comunque - la prima scelta della società biancoblù nel caso di crack di Trapani.
Brescia perderebbe inoltre quella che, sulla carta, a inizio stagione, era tra le principali competitor (Della Valle a compagni avevano perso, in Sicilia, lo scorso 2 novembre). Ai 5 punti di penalizzazione già comminati in questa stagione, oggi ne sono stati aggiunti altri 3, per un totale di otto. La Shark, che - per risultati del campo - sarebbe terza a quota 20, si ritrova ora a metà classifica a 12. E, al momento, non si escluderebbero altri punti di penalizzazione nelle prossime settimane. Nel frattempo, il presidente Valerio Antonini è stato inibito per due anni a partire da subito. Dagli organi ufficiali, la mano è stata pesantissima.
La ricostruzione
Nelle ultime ore è successo di tutto. Il direttore sportivo del club siciliano Valeriano D’Orta, dopo la sconfitta interna di domenica scorsa contro la modesta Varese, in relazione al tema dei mancati pagamenti, si era scagliato contro la Federazione e aveva fatto intendere di essere pronto a non mandare la squadra (al momento senza un vero allenatore e ormai priva di giocatori chiave) in trasferta a Bologna per sfidare la Virtus, domenica prossima. Non si sa ancora cosa la società farà. Mercoledì, probabilmente, si capirà di più, al netto di ulteriori dirette social notturne di Valerio Antonini. Ma ormai i fronti di irregolarità aperti sembrano troppi.
Non è tutto. Prima di chiudere l’andata la Shark avrebbe una doppia sfida di Champions League con l’Hapoel Holon, prima di ospitare Trento. Lunedì, con una diretta di nove minuti circa, Antonini - non lesinando toni coloriti - si era scagliato contro Fip e Legabasket, richiedendo indietro i punti tolti e minacciando, in caso contrario, di disiscrivere la squadra dal campionato. Poche ore dopo i punti di penalizzazione non solo non sono stati tolti, bensì sono stati addirittura aggiunti. È arrivata l’inibizione. E, in regime di multa costante, al momento ogni partita giocata dalla Shark porta al club stesso somme non da pagare.
Nella piazza trapanese, molti ritengono che sia «game over». Al di là dei già citati risvolti di mercato, il campionato risulterebbe falsato e «zoppo», a squadre dispari, con turni di riposo. A meno che, come auspicato dallo stesso Antonini, non si presenti all’improvviso un compratore in grado di traghettare la squadra almeno fino a fine stagione. Le prossime ore, con tutti i condizionali d’obbligo, sarebbero decisive.
La Federazione
Intanto, ecco il primo dispositivo della Federazione circa la nuova penalità.
«Il Tribunale Federale, ritenute non accoglibili le eccezioni preliminari sollevate da parte ricorrente, considerati sussistenti i presupposti per la configurazione delle violazioni degli articoli 59 e 61 R.G. a carico del Presidente della Trapani Shark, Valerio Antonini e della società Trapani Shark, a titolo di responsabilità oggettiva; applica al tesserato Valerio Antonini, Presidente della società Trapani Shark, la sanzione dell’inibizione nella misura ritenuta congrua di due anni, fino al 30 dicembre 2027 ai sensi ed agli effetti dell’articolo 59 R.G. e alla Società Trapani Shark la penalizzazione di tre punti da scontarsi nel campionato in corso (2025-2026) ai sensi ed agli effetti dell’articolo 61 R.G».
In serata, un’ulteriore specifica della Fip. Ecco il testo.
«In merito alla posizione della Trapani Shark s.r.l., che ha formato oggetto di riunione straordinaria del Consiglio Federale in data di ieri, si informa che in data odierna la Commissione indipendente per la verifica dell’equilibrio economico e finanziario delle società sportive professionistiche ha trasmesso una nota di chiarimento dell’Agenzia delle Entrate – Direzione provinciale di Trapani – Ufficio Controlli, che evidenzia come il debito residuo non onorato, imputato a carico della società di Trapani, non riguarda una posizione debitoria in termini di Iva, bensì è riconducibile agli importi a debito riportati nei modelli F24 con i quali è stato effettuato l’utilizzo dei suddetti crediti Iva inesistenti, ossia a ritenute Irpef (e relative addizionali) e a contributi previdenziali non pagati.
Tale chiarimento viene a confermare ulteriormente la fondatezza delle posizioni e dei provvedimenti adottati sin dall’inizio della vicenda dalla Federazione, smentendo ogni reiterato tentativo di strumentalizzazione e di pretestuosa opposizione all’applicazione delle Regole federali».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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