Basket

Natale al PalaLeonessa: la Germani si allena davanti ai tifosi

Poco meno di duecento persone hanno assistito al lavoro dei ragazzi di coach Cotelli. La testa è già alla gara contro Venezia
  • L'allenamento di Natale a porte aperte dei giocatori della Germani - © www.giornaledibrescia.it
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Sarebbe un giovedì qualunque, a tre giorni da una partita importante come quella con la Reyer Venezia (si gioca domenica, in casa, alle 16, sarà prima contro seconda). Ma, in realtà, è un giovedì speciale, perché è Natale, sono le 10 di mattina e la Germani si allena al PalaLeonessa, per l’occasione aprendo le porte ai tifosi.
La quotidianità della vita della squadra si sovrappone quindi alla magia di un periodo speciale dell’anno, e a un’occasione piuttosto rara. Quella, appunto, di osservare da vicino il rituale di una «training session».

Duecento tifosi sugli spalti

Un’occasione colta da poco meno di 200 tifosi, che hanno puntato la sveglia, domato gli effetti mattutini del cenone della Vigilia e raggiunto il palazzetto di via Caprera, ammantato di foschia e pioggerella. La squadra e lo staff si riuniscono in mezzo al campo alle 10 in punto. Il lavoro, in realtà, inizia prima.
Coach Matteo Cotelli e il proprio staff tengono per prassi una riunione ben prima dell’inizio del lavoro (curiosità, nessuno è un gran consumatore di caffé, non se ne beve molto negli uffici della Pallacanestro Brescia).
Sul campo, in realtà, gli esercizi iniziano in anticipo. C’è David Moss, player developement coach, che lavora singolarmente con chi decide di mettersi a disposizione. Stavolta tocca al giovane Fallou e alla star Ivanovic. Si perfezionano i riflessi, tra conetti e palline da tennis, utilizzate anche per migliorare coordinazione occhio-mano e sensibilità nel palleggio.

La squadra è reduce dalla confitta della Virtus Arena di lunedì, ma l’umore è più che buono. L’intensità dell’allenamento è alta. Si corre su e giù per il campo, si suda. Giancarlo Ferrero, uno dei veterani del gruppo, scambia una battuta. «Allenarsi a quest’ora non è male. Quando abbiamo finito siamo già pronti per andare a tavola e, al contempo, siamo autorizzati a saltare tutti i noiosissimi preparativi. Vuoi mettere?».
Il Parterre Est, luogo dal quali i tifosi possono assistere all’allenamento, si popola rapidamente. A bordo campo c’è anche uno dei figli di Massinburg. Utilizza uno dei banchi solitamente riservati ai fotografi come pista per le macchinine nuove di zecca che ha trovato sotto l’albero. Lancia qualche urlo ai canestri di papà.

Prossima sfida

Più ci si avvicina alla partita, più il focus è sull’avversaria. Vale così per ogni squadra di ogni campionato nel mondo. Si studiano attacchi e difese, si immaginano scenari e soluzioni alternative per i vari momenti della partita.
Quella con Venezia, si diceva, è particolarmente delicata. La Virtus Bologna e la Pallacanestro Brescia sono prime a 20 punti. Gli orogranata inseguono a 18. «So che il palazzetto sarà praticamente sold-out – afferma il coach della Germani Matteo Cotelli –. Abbiamo sempre bisogno del calore dei nostri tifosi. Per queste gara, in modo particolare».

Il Natale da capolista «è un buon Natale – ammette il trentottenne bresciano –. Il nostro regalo per i tifosi? L’impegno quotidiano nel tentativo di renderli orgogliosi, come abbiamo fatto fino a questo momento. La voglia di farli divertire ed emozionare».
E i supporter cosa desiderano? «La vittoria della Coppa Italia - afferma qualcuno -. Troppo difficile vincere il campionato, complicato raggiungere un’altra finale scudetto. Ma a Torino, in un mini-torneo di tre partite, tutto può accadere...».
Tra gli spettatori c’è Carlo Della Valle, padre del capitano Amedeo, in città per celebrare le feste col figlio, a sua volta importante ex giocatore di pallacanestro. Da parte sua, gli auguri alla squadra e i complimenti al club per la bella iniziativa.

Il rapporto con la città

Poco prima delle 11 arriva al palazzetto Mauro Ferrari, amministratore delegato di Germani Spa.
«Auguri a tutti i nostri tifosi e a tutti i bresciani – esordisce l’imprenditore –. Ci piacerebbe regalar loro una vittoria con Venezia. Che, tra l’altro, a mio avviso è una delle migliori squadre di tutto il campionato. Per il roster che ha se la gioca tranquillamente con Milano e Bologna. La nostra arma in più è il palazzetto sold-out».

Contemporaneamente, di questi tempi, la squadra non ha lesinato regali alla città. La finale scudetto lo scorso anno, l’ottimo inizio della nuova stagione... «Innanzitutto i ragazzi stanno regalando a loro stessi il piacere di giocare divertendosi. Poi, certo, ci sono anche i buoni risultati per i colori che rappresentiano».
La sirena suona attorno alle 11.10. Un’ora abbondante a ritmi altissimi. Poi c’è spazio per i saluti ai tifosi, lo scambio di auguri, le fotografie, gli autografi, qualche chiacchiera. Tempo di riposarsi di nuovo, concedersi ancora qualche momento di festa, prima di tornare a pensare subito a Venezia. Non per River e Burnell, che sfruttano ancora qualche minuto per tirare a canestro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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