Le storie tese tra Germani e Olimpia Milano

Parole che hanno generato rigidità. Così, almeno a oggi, i rapporti tra Olimpia Milano (prossima avversaria della Germani, domenica, al Forum, alle 17.30) e la Pallacanestro Brescia sono freddi. Per capire il quadro bisogna fare un passo indietro al settembre 2020. Il neonato club, con la proprietà nelle mani di Mauro Ferrari, ha appena finito la Supercoppa, uscendo in un girone eliminatorio di cui fa parte proprio la corazzata di Messina, insieme a Cantù e Varese. Nonostante la doppia sconfitta contro l’Armani, l’amministratore delegato di Germani Spa afferma, nel corso della puntata di Basket Time del 17 settembre, su Teletutto: «L’Olimpia Milano è di un altro pianeta. Eppure, in Supercoppa, contro di noi mi ha deluso. Li aspettiamo in campionato, qui e ad Assago».
Erano giorni di grandi speranze e di grande ottimismo. Generati anche dagli ingenti investimenti messi in campo per armare la mano di Vincenzo Esposito in vista di campionato ed Eurocup. Crawford, Chery, Cline, Kalinoski e Ristic i colpi di mercato. Giorni di proclami che, anche comprensibilmente, oggi sono stati radicalmente banditi. Tornando all’anno scorso: quelle parole non vengono prese bene. Specie da Ettore Messina. L’andata di campionato al Forum è un bagno di sangue (87-56). Al ritorno, per Brescia, c’è Buscaglia in panchina.
La Germani si sta riprendendo, Milano viene da un tour de force in Eurolega e da un’inattesa, stranissima sconfitta in campionato a Trento. Ma il coach dei biancorossi arriva al PalaLeonessa con l’artiglieria pesante. Zero turn-over, in campo i vari Punter, Leday, Rodriguez e Shileds. Per la Pallacanestro Brescia è ko 99-92.Da qui, al piccolo «caso» Bortolani. Il talento che proprio l’Olimpia aveva prestato a alla Germani. E che, stando a quanto da lui stesso affermato, si sarebbe fermato volentieri a Brescia anche per la stagione adesso in corso. Niente da fare: il club meneghino ha preferito andasse a Treviso, dove tra l’altro la guardia, che ha appena compiuto 21 anni, sta giocando molto bene. In aggiunta, il presunto «caso Davide Alviti». Obiettivo della Germani in estate, c’è chi dice che sia stato ingaggiato da Milano quasi solo per dispetto. Nessuno saprà mai se è vero.
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