Basket

La magica Germani entra nella storia: nei giorni più neri il trionfo più bello

Il gruppo è vincente e non solo da domenica quando si è aggiudicato la Coppa Italia. Cadute, risalite e un viaggio che ha origini lontane
  • La Germani festeggia la vittoria della Coppa Italia
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Che la Germani avesse bisogno di qualche doccia fredda per rendersi protagonista di clamorose risalite era cosa nota. Dopotutto, la scorsa stagione fu - per così dire - necessario prendere una clamorosa sveglia a Casalecchio di Reno contro Reggio Emilia (fine novembre) per gettare le basi per la cavalcata di vittorie che si sarebbe interrotta contro Tortona, a Casale Monferrato, più o meno cinque mesi dopo, il 13 aprile.

Piccola digressione: se c’era una squadra outsider che aveva belle chance di vittoria era proprio Tortona, che ha rinunciato alle coppe europee per ottenere soddisfazioni in Italia. In campionato le cose vanno alla stra-grande, ma la Coppa Italia ha preso la direzione di Brescia... Le risalite dopo le brutte botte, si diceva. Le sei sconfitte consecutive in campionato - il biglietto da visita con il quale la Pallacanestro Brescia si presentava a Torino per la Final Eight - sono state un duro colpo.

Mal digerito pure dalla proprietà, rappresentata da Mauro Ferrari: il ko a Verona nel derby, in modo particolare, nei pensieri dell’imprenditore «chiamava» un riscatto. Che, idealmente, poteva concretizzarsi anche soltanto con la vittoria sull’Olimpia Milano ai quarti.

In tre mosse

La Germani ha fatto di più, andando a prendersi la coppa, il primo trofeo di questa portata nella propria storia. Il progetto sportivo nato nel luglio del 2020, d’altra parte, aveva tra gli obiettivi quello di vincere qualcosa. Cosa e, più che altro, quando erano coordinate piuttosto imprevedibili. Ai nastri di partenza, alzare questa Coppa Italia era piuttosto proibitivo. Sulla carta, la spedizione torinese portava scritto sopra la frase:«Cara Brescia, fatti un giro, ma sai già che dovrai riprovarci la prossima volta».

E invece in tre mosse - Olimpia Milano, Pesaro, Virtus Bologna - i biancoblù di Magro hanno centrato un obiettivo pazzesco. Vale la pena soffermarsi sui protagonisti, senza fare distinzioni di merito, ma con un paio di precisazioni. Dentro e fuori dal campo ci sono persone che hanno scritto le pagine migliori della pallacanestro a Brescia. A questo gruppo si deve il record di 14 vittorie consecutive in campionato (che è molto significativo, ma non ha la forma di una medaglia o di un trofeo), nella stagione 2021-2022, a questo gruppo si deve la Coppa Italia, che da lunedì brilla come una Supernova nella bacheca del club. Sono stati protagonisti di questi traguardi l’allenatore e il suo staff, il gm Marco De Benedetto, e hanno condiviso queste esperienze una serie di giocatori.

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GERMANI, LA COPPA E' TUA!

Della Valle asso pigliatutto, Mvp di qualsiasi cosa si sia disputato negli ultimi mesi, Petrucelli, Laquintana, Burns, Cobbins, Gabriel, il capitano Moss. Non è forse ancora il momento di ragionare su quello che la vittoria della Coppa Italia può (o deve) dare in vista del prosieguo di questa annata pazza. Chiaro che adesso la Germani deve allontanare la zona rossa della classifica, provare a prendersi i play off (sarà dura) e sognare un cammino che sia il più lungo possibile in Eurocup (dato che le coppe, tra l’altro, paiono essere l’habitat naturale dei biancoblù...). Ma, adesso, è bene che tutto l’ambiente si goda il momento.

E che la squadra (tornata ieri a tarda notte, con «stop» al Circus di Brescia) si prenda quei giorni di riposo che erano comunque programmati, a prescindere dall’esito della spedizione al Pala Alpitour. Detto dei protagonisti a cavallo delle due stagioni, è giusto ricordare che il viaggio verso il trofeo è iniziato il 2 ottobre scorso, con la prima di campionato. Chiunque sia entrato in campo, dagli infortunati a Torino Caupain e Cobbins ai «mai entrati» Laquintana e Taylor, ha messo il proprio mattoncino.

Sardegna mon amour

A proposito, ci vorrebbero dei ringraziamenti speciali. Il 15 gennaio la Germani perde a Verona, ma il successo della Dinamo Sassari su Brindisi consente ai biancoblù di qualificarsi alla Final Eight da ottavi.

Il PalaSerradimigni era stato teatro del prematuro «naufragio» ai play off dello scorso anno, l’unica cocente delusione di una stagione di ripartenza da incorniciare. La Dinamo aveva anche inferto alla Germani l’ultima delle sei sconfitte consecutive pre-Final Eight. L’Isola toglie, l’Isola dà a un gruppo di lavoro che ha già scritto la storia.

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