Ferrari: «Un regalo a Brescia che ha sofferto e ora festeggia»

«Posso toccare il cielo, lo posso fare per davvero. Lascia che questa atmosfera ti porti con se, non c’è più niente da perdere…». L’emozione nel volto di chi ha creato un progetto, l’ha sostenuto in ogni sua forma e oggi può finalmente godere di quel successo che è già storia. Mauro Ferrari è felice e non perde tempo per dedicare questo trionfo a chi intende lui: «Questa Coppa è un regalo alla città di Brescia (e il sindaco Del Bono ha già pronta una festa per la Germani, ndr), a tutte quelle persone che durante la pandemia hanno sofferto per i lutti e le ristrettezze economiche che ha provocato. Questa gioia mi auguro che sia il viatico per mettere la parola fine anche alla guerra. Lo sport è sana competizione e confronto duro ma sempre leale, questo momento di regala felicità e sorriso».
Ferrari vuole sottolineare l’importanza delle persone vicine a lui: «Una dedica e un ringraziamento alla mia famiglia in particolare a mio padre Faustino che ha sempre supportato l’azione di questa realtà anche nei momenti difficili. Così come alla dirigenza, allo staff tecnico, giocatori e ai nostri splendidi tifosi oltre che all’indispensabile sostegno dei nostri sponsor. È la vittoria dei dipendenti Germani spa, oggi se possiamo permetterci di investire in questo progetto sociale, lo dobbiamo al loro lavoro e sacrificio che permette all’azienda di poter sostenere economicamente il club».
Dopo una periodo buio, per tanta gente era impensabile arrivare fin qui: «Vi racconto questo: non più tardi di un mese fa dissi a degli amici di stare tranquilli che saremmo arrivati a giocarci la seconda finale di Coppa Italia, ieri almeno in quattro me l’hanno ricordato». Il primo titolo, una pagina di storia per la città: «Il caso ha voluto che succedesse nell’anno dove siamo la Capitale italiana della cultura, in questa finale ci ha accompagnato anche il logo sulla maglia, fa davvero onore celebrare tutto questo in un contesto simile perché, ripeto, è la vittoria di Brescia».
Futuro
In una stagione dove non è mai mancata la fiducia nelle scelte, adesso è tempo di ripartire anche in campionato: «Questo deve essere il punto di inizio, non so dove arriveremo, ma sono sempre stato certo che questo è un gruppo di ragazzi di grande qualità: ora una settimana di vacanza per tutti e al ritorno vedremo di confrontarci per ripartire con ancora più entusiasmo». Un trionfo che parte da lontano, da quella «passione acquisita» per la pallacanestro, per una città innamorata dei suoi colori. Mauro Ferrari è lucido, proprio come la Coppa che tiene tra le mani.
Bisogna riavvolgere il nastro per arrivare a sottolineare l’importanza di questo successo, il suo approdo nel mondo del basket inizia nella stagione 2016/17 affiancando come main sponsor il Basket Brescia Leonessa. Una presenza costante al fianco della presidente Graziella Bragaglio fino all’estate 2020. Le difficoltà economiche e organizzative ci sono, il rischio chiusura è molto realistico. Mauro Ferrari decide di «lanciare il salvagente» e salvare il club. Adesso è il momento di godersi la gioia più grande.
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