Germani senza confini, può chiudere l’andata al primo posto

Melodia. Anzi neomelodia. Specialità campana ormai d’esportazione e che con ogni probabilità piace molto a chi, quella terra la conosce bene: come Coach Giuseppe Poeta. L’artefice principale della favola Germani.

Una favola che dopo la straordinaria sesta vittoria consecutiva centrata domenica a Venezia, s’è arricchita di una pagina ulteriore ieri sera visto che la vittoria dell’Olimpia Milano 105-90 su Trapani ha consegnato a Brescia la possibilità di godersi la seconda piazza in solitaria. Così, è stato ancora più dolce ripensare a come il parquet della Reyer è stato espugnato.

In Laguna

In Laguna il rischio di incagliarsi era molto alto, ma la Germani per uscirne ha messo in campo probabilmente la miglior prestazione della stagione.

Centrando un risultato che non solo che conferma il grande stato di forma dei ragazzi di coach «P», ma che evidenzia anche tanti particolari all’interno di un sistema ristrutturato in estate e mirato a mettere ogni singolo giocatore nella condizione di rendere al meglio esaltando le proprie qualità. Un’alchimia perfetta che il tecnico di Battipaglia ha voluto cavalcare si dalle prime uscite stagionali iniziando dall’indicare gerarchie ben definite, così come definite sono le responsabilità.

Certezze

La squadra ha risposto subito presente, ad iniziare dal suo capitano: Amedeo Della Valle. La giocata difensiva decisiva nel finale a Venezia, che ha chiuso i conti e consentito di festeggiare ancora, è lo specchio non solo della voglia di tutti di mettersi al servizio, ma anche della maturazione e leadership del Marchesino di Alba. Un inizio di stagione, quello di ADV, che va oltre i numeri (comunque migliori di quelli della passata stagione) che ha affinato ulteriormente il feeling con il «compagno di merende» Miro Bilan, anch’egli autore, fino a questo momento, di una stagione da Mvp della Lega.

L'allenatore della Germani Peppe Poeta

L’arma in più, arriva sempre dai Balcani sotto il nome di Nikola Ivanovic. Giocatore totale che sa sempre fare la giocata giusta al momento giusto.

Discorso simile per Jason Burnell autentico mattatore nei momenti chiave grazie alla sua esplosività: quella vista raramente nella scorsa stagione. Brescia è quindi pronta ad affrontare lo sprint finale con il vento in poppa, sospinta anche da quel pubblico che, mai come in questa stagione, ha dimostrato grande attaccamento a questa squadra riempiendo ogni domenica il PalaLeonessa e capace di produrre esodi di massa ormai rari nel massimo campionato Nazionale.

Prospettiva

E non è finita qui. E a questo punto non ci sono più limiti né confini per sognare. Da qui alla fine del giorone di andata, la Germani avrà infatti addirittura la possibilità – dopo aver staccato il pass con tre giornate di anticipo per le Final8 di Coppa Italia di Torino in programma a metà febbraio – di conquistare la vetta della classifica.

Restano da giocare, per provare a girare la boa con la corona in testa, il big match contro la capolista Trento dopo la sfida casalinga (questa domenica) con Pistoia e la trasferta al Palaverde di Treviso.

La Germani a questo punto non può più, e non vuole più, nascondersi. Conscia del proprio potenziale e di quella connessione sempre più forte di un gruppo solido e motivato. E già tutto questo è un grande regalo di Natale («I miei più semplici auguri a tutte e tutti i tifosi: che queste festività possano portare cancor più serenità, anche attraverso la pallacanestro Brescia» ha detto l’ad di Germani Mauro Ferrari). Anzi, di più: è una favola di Natale che però vuole durare fino a Pasqua e attraversare tutta la Primavera...