Basket

Germani, la grigliata con i tifosi di Trapani un simbolo di sportività

La Redazione Web
La trasferta in Sicilia del gruppo Irriducibili è stata un’occasione di condivisione. Ha partecipato anche Andrea Diana, ex allenatore di Brescia e ora assistente della Shark
Gli Irriducibili in gara-2 a Trapani - Foto G. Pappalardo / Ciamillo-Castoria © www.giornaledibrescia.it
Gli Irriducibili in gara-2 a Trapani - Foto G. Pappalardo / Ciamillo-Castoria © www.giornaledibrescia.it
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La tifoseria bresciana, riconosciuta praticamente all’unanimità come una delle più corrette e appassionate dell’intero campionato, ha fortificato ulteriormente questa immagine nel corso della serie di semifinale playoff con Trapani. Sono stati solamente 9, per una questione di costi «gonfiati» dalla concomitanza con il weekend festivo del 2 giugno, i componenti del tifo organizzato che si sono presentati al PalaShark per gara-1 e 24 quelli per gara-2. Ma lo spettacolo del tifo, oltre che sugli spalti, si è consumato soprattutto fuori dal campo.

Un pranzo insieme

La domenica di gara-2, infatti, il tifoso granata Ermanno La Commare ha invitato tutti quelli bresciani già sbarcati a Trapani per un pranzo a casa sua: «Il nostro non si può neanche definire un gemellaggio perché siamo amici e come è normale tra amici prima di una partita importante si va a mangiare e a bere assieme – ha spiegato il siciliano –: eravamo tutti uniti per una bella grigliata, trapanesi e bresciani, è stata come una domenica in famiglia».

Non ha potuto che confermare il componente degli Irriducibili Paolo Gualdi: «Ermanno ha detto bene: è questo il bello sentirsi in famiglia. Abbiamo mangiato e bevuto bene e soprattutto siamo stati bene, indipendente dall’esito sportivo di una singola gara o di una serie, noi abbiamo già vinto tutti assieme».

Sportività

Alla tavolata, che è riuscita ad unire i tifosi di due squadre che si stavano giocando sul campo l’accesso ad una storica finale scudetto, ha partecipato anche l’appassionato di lungo corso Fulvio Mosconi: «Queste sono le cose belle dello sport, ci siamo trovati a casa di un tifoso trapanese e i capi della loro tifoseria hanno letto il loro statuto che dice di rispettare l’avversario e di vivere lo sport con positività, esattamente come abbiamo fatto».

Proprio per l’unicità dell’occasione ha tenuto a partecipare anche Andrea Diana, ex allenatore di Brescia ed ora assistente di Trapani: «Diana ci ha fatto una sorpresa ed è passato a salutarci – hanno raccontato Fulvio e Paolo –: si dimostra sempre uno di noi anche se sono già sei anni che ha lasciato Brescia. Ma i rapporti personali sono quello che resta ed è proprio per questo che abbiamo vinto tutti in questa serie di semifinale».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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