Germani, Rivers: «Occhio a Trapani: andrà a caccia della sua rivalsa»

«Non smettere di tirare, Meech». Glielo ripetono i compagni, glielo ricordano Matteo Cotelli e i membri del coaching staff, affinché il 5/18 (27.8%) da tre punti non sia una zavorra. Demetre «Meech» Rivers, ala piccola della Germani ieri ospite negli studi di Teletutto per Basket Time, è consapevole di tutto. Sa che deve sbloccarsi, ma prova a non farne un assillo. «Se inizio a pensarci troppo su è peggio – racconta –. Non posso smettere di prendere i “miei” tiri. Mi alleno individualmente prima e dopo le sessioni di squadra».
Le certezze
I dati di fatto sono due. La Germani ha vinto quattro partite su quattro in avvio di regular season, ed è prima da sola, nonostante il modesto contributo offensivo del ventinovenne di Charleston, alla seconda stagione con la maglia della Pallacanestro Brescia. I risultati di questo primo frangente di stagione sono stati resi possibili anche dalle sempre impeccabili prestazioni difensive di Meech, uomo costantemente impiegato sul miglior attaccante avversario.
Contemporaneamente, a margine della trasmissione, il giocatore concorda sul fatto che l’evoluzione della squadra dello scorso anno in quella attuale possa essere sintetizzata in tre punti: sondare l’early offense, responsabilizzare Joseph Mobio dandogli più minuti, trasformare Rivers stesso in un’arma offensiva più completa, ossia in un elemento che non colpisca solo dall’arco. «La parte che mi riguarda mi affascina – afferma lo statunitense –. È utile a me, perché sono chiamato a migliorare dal punto di vista individuale, e può essere utile alla squadra, sulla quale posso avere un impatto diverso».
Primo bilancio
Intanto, domenica scorsa è arrivata un’altra vittoria. «Il nostro inizio di campionato non è stato affatto male – sorride il ventinovenne –. Cantù, sulla carta, era un’avversaria un poco imprevedibile. Abbiamo avuto qualche difficoltà nel primo quarto. Nel corso del secondo abbiamo sistemato la difesa, e da lì in poi la partita è stata in discesa».
Arrivato al di qua dell’Atlantico nel 2018 (la prima esperienza fu in Estonia, al Pärnu), Demetre non è mai rimasto più di una stagione nello stesso club. Il punto più alto della sua carriera è stata la parentesi con i lituani di Eurolega dello Žalgiris Kaunas, nella primavera del 2024. Il fatto di essere rimasto quindi a Brescia rappresenta una novità. «Ho creduto che essere parte del medesimo gruppo – afferma – fosse per me un’ottima opportunità. Adesso non ci resta che far evolvere la nostra chimica in un contesto in cui è stato aggiunto CJ Massinburg e in cui Matteo Cotelli è diventato head coach».
Prossimo impegno
Dopodomani, domenica, alle 17, al PalaShark, la Germani affronta la fortissima Trapani. Inevitabilmente, il pensiero va alle epiche gara-1 e gara-2 di semifinale play off della scorsa primavera, nel corso delle quali Brescia fu in grado di ammutolire il palazzetto granata. «I nostri successi tra maggio e giugno motiveranno ancora di più i nostri avversari – sottolinea Rivers –. Sarà di certo una partita difficile, davanti a un pubblico caldo, contro una squadra di grande talento».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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