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Germani, Magro: «I miei ragazzi prima pionieri, ora ambasciatori»

Con Della Valle «a livello tecnico siamo completi» Il valore del nucleo storico per aiutare i nuovi arrivati
Coach Alessandro Magro - Foto © www.giornaledibrescia.it
Coach Alessandro Magro - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Per Alessandro Magro la stagione è iniziata ai primi di agosto 2021 ed è finita lo scorso 24 luglio. Le tradizionali vacanze in Toscana con la famiglia sono state brevi per «colpa» sua, dato che si è meritato la chiamata della Nazionale Under 20, che ha disputato l’Europeo di categoria, chiudendo al nono posto (passaggio del turno nel girone, out agli ottavi con la Croazia e poi tre belle vittorie nel tabellone «secondario»).

In casa Germani le cose sono andate avanti, lui è rimasto collegato «da remoto». La sorpresa, però, è arrivata dalla proprietà, con il ritorno di Amedeo Della Valle. E non si può che cominciare da qui. «Cercavamo un creatore di gioco per completare la rosa - afferma il tecnico fiorentino -. Con l’arrivo di Amedeo, a livello tecnico, la nostra squadra sarebbe a posto. Chiaramente, dato che Amedeo è italiano e Petrucelli lo è diventato, abbiamo uno slot libero. Non siamo obbligati a inserire un giocatore. Potremmo anche iniziare così, e tenerci questa possibilità nel momento in cui, in corsa, dovessimo capire che siamo carenti in qualche reparto. Oppure farlo prima dell’inizio, nel caso in cui si presentasse un’occasione imperdibile». Ma se gli obiettivi, in precedenza, erano giocatori che potevano ballare tra gli spot di guardia e ala piccola, «è chiaro che adesso ci muoveremmo per un 3 più classico».

Soddisfazione

Magro, intanto, può essere felice per due ragioni. La prima: buonissima parte dell’ossatura della passata stagione è rimasta intatta. Di fatto, tra gli «imprescindibili», l’unico a mancare è Mitrou-Long. La seconda: dal mercato sono arrivati elementi di valore. In linea con un progetto tecnico che punta a fare buone cose in campionato e in Eurocup. «Chi è rimasto ha memoria tecnica ed emotiva della passata stagione - analizza il coach -. In tutti i sensi. Penso alle frasi di Della Valle il giorno in cui è stato presentato: "Il lavoro, qui, non è finito". Il fatto che i giocatori si conoscano e conoscano la mia pallacanestro è un vantaggio. Non saranno più pionieri, ma ambasciatori verso i nuovi arrivati». Da questi ultimi l’allenatore si aspetta molto. E li descrive con precisione.

Caupain? «Una combo con taglia, atletismo e impatto su entrambe le metà campo. È un giocatore clutch, sa colpire nei momenti decisivi. E conosce Petrucelli, con il quale ha giocato a Ulm». Massinburg? «Abbiamo grandi aspettative. È un utility guy, saprà fare ciò che serve alla squadra. Avrà minuti e si rivelerà imprescindibile». Akele? «Può compiere il salto di qualità. Lo avevamo corteggiato già la scorsa estate. Può crescere dal punto di vista offensivo». Odiase? «Un centro alla Cobbins, ma che ci farà esplorare difese diverse e ci permetterà di puntare di più sui cambi sistematici. È un rimbalzista e uno stoppatore». E poi c’è l’esperienza di Cournooh.

La Germani 2022-2023 non cambierà pelle nell’idea tattica di massima. «Cercheremo di correre e di giocare con più aggressività. Con il doppio impegno, i minuti saranno distribuiti con maggiore equilibrio. Nelle grandi squadre i minutaggi vanno dai 10 ai 24 minuti, non di più».

Le avversarie

In Europa la Pallacanestro Brescia cercherà di cogliere «l’opportunità di crescita che la Coppa garantisce tanto ai giocatori, quanto alla società». In Italia Magro vede l’Olimpia Milano «costruita, se possibile, ancora meglio rispetto al passato». La Virtus Bologna «è forse più indietro, ma si attrezzerà al meglio per l’Eurolega. Dietro, spero accanto a noi, trovo che la Reyer Venezia sia stata assemblata con grande intelligenza. Ottime pure Tortona e Dinamo Sassari».

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