Basket

Germani, la forza della continuità: Diana promuove scelte e uomini

L’ex coach: «Le conferme sono i veri colpi di mercato. E Cotelli dimostrerà il suo valore»
Andrea Diana sulla panchina della germani - Foto New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
Andrea Diana sulla panchina della germani - Foto New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
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Continuità. È questa la linea tracciata e il percorso intrapreso da Pallacanestro Brescia in vista della prossima stagione. La conferma di un blocco – si attendono solo le ufficializzazioni – pari all’80% della squadra che ha chiuso un mese fa una stagione trionfale, rappresenta un segnale chiaro, in attesa di sviluppi sul fronte Momo Ndour.

Il precedente

La Germani ripartirà così dalle sue certezze, in una sorta di «remember» che riporta alla mente l’annata 2017/18, la seconda dal ritorno in Serie A. Allora furono sei i giocatori confermati (Moss, i fratelli Vitali, Moore, Landry e Bushati); oggi sono otto, con la concreta possibilità che diventino nove. Numeri che raccontano non solo il valore del gruppo, ma anche la direzione scelta dalla società per affrontare quello che sarà il decimo campionato consecutivo nella massima serie.

Un gioco di squadra

Un roster costruito con cura e visione da coach Andrea Diana, oggi alla guida della Libertas Livorno, sua città natale. Proprio dalla Summer League di Las Vegas, il tecnico toscano – che ha lasciato un ricordo indelebile a Brescia – ha commentato la strategia del club: «Sembra banale dirlo, ma la pallacanestro è un gioco di squadra – spiega Diana –. Quando un gruppo ha feeling e chimica, riconfermarlo quasi per intero è la strada giusta da seguire per crescere ancora». 

Roster

Un solo nuovo innesto, ma tutt’altro che una sorpresa: «Dopo una stagione straordinaria – continua – inserire un giocatore come Massinburg, che conosce la città e molti compagni, è perfetto per la costruzione del roster. I veri colpi di mercato sono le conferme, la mossa più efficace. Questi ragazzi hanno dimostrato spessore umano e capacità di stare bene insieme in campo. Alla luce di questo, l’arrivo di Cj, ben conosciuto da tutti, diventa un valore aggiunto. Era molto richiesto, lo proposi anche a Trapani lo scorso anno. È un giocatore di altissimo livello».

CJ Massinburg torna a Brescia dopo meno di 12 mesi - New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
CJ Massinburg torna a Brescia dopo meno di 12 mesi - New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it

La promozione di Cotelli

Roster promosso, e promozione anche nello staff: nei giorni scorsi è arrivato un altro segnale di continuità, con la crescita interna di Matteo Cotelli. «Quando arrivai a Brescia – ricorda Diana – Matteo era assistente di Giannoni con l’under 19. Ogni tanto partecipava agli allenamenti della prima squadra, quando io ero ancora vice di Martelossi. Alla fine di quella stagione lo volli con me per le finali nazionali giovanili. Quando, l’anno dopo, diventai capo allenatore, proposi di inserirlo stabilmente nello staff della prima squadra». Oggi, quella fiducia si traduce in una nuova responsabilità: «Questa promozione è un altro passo coerente. Matteo conosce il gruppo, ha vissuto una stagione intensa insieme alla squadra. Ora ha una bella occasione per dimostrare il suo valore».

Legame speciale

Un bresciano a Brescia, un livornese a Livorno. Diana è tornato a casa: «Dopo 16 anni credo che i tempi siano maturi per questo ritorno. Si percepisce un entusiasmo straordinario. Allenare la squadra della propria città comporta responsabilità, ma è anche motivo di orgoglio. Sono fiducioso». Chiusa l’esperienza a Trapani, culminata con l’eliminazione proprio contro Brescia, Diana torna a parlare del suo legame speciale con la città lombarda: «Brescia è casa, è famiglia. Un pezzo del mio cuore e mia figlia sono bresciani. Anche a Trapani sono stato benissimo, la città e la gente sono speciali. Questo mi rende felice anche del fatto che le due tifoserie siano gemellate. Non è un caso se sono rimasto legato a entrambe: sono stato fortunato a poter vivere e allenare in due città così vere e calorose».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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