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Germani, Ferrari scrive ai tifosi: «Il ko con Napoli è sana medicina»

Il proprietario della Pallacanestro Brescia torna sulla «delusione sportiva» ma ricorda che «i nostri giocatori sono quelli delle 16 vittorie»
Mauro Ferrari con Alessandro Magro - Foto New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
Mauro Ferrari con Alessandro Magro - Foto New Reporter Checchi © www.giornaledibrescia.it
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Dopo la gara di giovedì sera, a Torino, si era limitato ad affermare: «Complimenti a Napoli. La nostra peggior prestazione contro la loro migliore. Questo è il bello dello sport». In una lettera indirizzata ai tifosi, arrivata in redazione ieri sera, Mauro Ferrari – amministratore delegato di Germani Spa e proprietario della Pallacanestro Brescia – torna sulla «delusione sportiva che tutti insieme abbiamo patito e stiamo provando».

Lo fa ricordando tutti i traguardi raggiunti – sia a livello di premi ai singoli, sia sul piano societario – da quando è iniziato il progetto con in panchina Magro. Naturalmente, al centro, c’è la Coppa Italia vinta lo scorso anno. Ma pure l’attuale record di 16 vittorie in campionato che permette alla Germani di essere in testa alla classifica.

«Una partita di black-out psico-fisico – scrive Ferrari – non può cancellare tutto, non può gettare alle ortiche ore e ore di assiduo lavoro da parte di Alessandro Magro e dei suoi collaboratori. Non può cancellare i sacrifici della società, non può cancellare gli impegni dei nostri sponsor e mettere in dubbio la qualità dei nostri atleti».

L’imprenditore parla poi dei giocatori, citando Christon, Bilan, Massinburg e Della Valle su tutti: «Non sono quei signori visti l’altra sera in campo a Torino, ma sono quei signori che hanno vinto 16 partite su 20».

Poi, sulla società: «Noi siamo Brescia – commenta Ferrari – non siamo Bologna, Venezia, Tortona o Milano, e non lo saremo mai, perché finché sarò io a capo di quest’avventura non potremo permettercelo. Ma di certo faremo e daremo il massimo con le nostre capacità, sempre tutti insieme e soprattutto con la massima serietà». E, ancora: «Noi si cresce in casa, si cresce con le nostre forze, con le nostre capacità e con tutti i nostri limiti. Però cresciamo. Il tempo fino a oggi ha detto questo e non dobbiamo dimenticare mai da dove siamo partiti. Risultati non chiacchiere».

E il ko con Napoli? È una «sana medicina per un futuro ancora tutto da scoprire».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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