Basket

Germani: dopo 12 mesi di tifo l’abbraccio a Magro e giocatori

Ieri sera la festa targata Irriducibili, l’allenatore: «Adottato da Brescia, qui c’è un progetto di valore»
Invitati speciali: I giocatori della Germani posano per i supporter - © www.giornaledibrescia.it
Invitati speciali: I giocatori della Germani posano per i supporter - © www.giornaledibrescia.it
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Tra un brindisi per salutare l’anno che sta per giungere al capolinea e i cori dei 140 tifosi presenti per incitare al meglio la squadra in vista degli impegni dei 12 mesi alle porte è andata in scena ieri sera, al Peperoncino di via Fura, in città, una serata di festa, organizzata dagli Irriducibili, alla quale hanno preso parte giocatori, membri della dirigenza e staff tecnico della Pallacanestro Brescia.

Nel locale sono passati per un saluto anche il proprietario del club Mauro Ferrari, la presidentessa Graziella Bragaglio e Matteo Bonetti, patron e membro del CdA. Tra i pochi giocatori assenti, Aleksej Nikolic. Il playmaker sloveno è ancora alle prese con l’infortunio che l’ha costretto a saltare il match contro Reggio Emilia. Il regista non ci sarà per la delicata sfida di Sassari di lunedì sera, e la sua assenza potrebbe prolungarsi ulteriormente.

Le parole

Alessandro Magro, a margine della festa, ha condiviso il proprio pensiero sugli ultimi 12 mesi. «È stato un anno decisamente positivo per la Pallacanestro Brescia - ha affermato l’allenatore, impegnato in questi giorni nel raduno (a Brescia) della Nazionale Under 20, e che ha incontrato anche Pozzecco, in visita al PalaLeonessa-. Siamo ripartiti con un nuovo progetto e con un proprietà che mi ha dato fiducia. Con il lavoro quotidiano siamo riusciti a diventare competitivi e a ritornare sulla mappa del panorama cestistico italiano, ottenendo record societari importanti come il maggior numero di vittorie in una stagione e il maggior numero di successi consecutivi. Dobbiamo essere felici e orgogliosi per aver dato credito al programma e alla struttura che avevamo immaginato».

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Della Valle e Petruccelli

«Un programma - ha proseguito il coach - che valorizza ogni singolo giocatore e dà la possibilità di crescere esponenzialmente. Due esempi sono il rendimento di Amedeo Della Valle, e la conseguente nomina a Mvp della scorsa stagione, e quello di John Petrucelli, che non era di certo scontato, così come non lo era la possibilità data a Naz Mitrou-Long di raggiungere una squadra di livello più alto. Grazie al terzo posto ottenuto al termine della regular season ci siamo guadagnati la possibilità di competere in Europa, e questo è il percorso che vogliamo fare tutti insieme. E che ha permesso di attrarre qui giocatori come Caupain o Massinburg, che hanno sposato il nostro progetto. Ma anche sul palcoscenico italiano giocatori come Akele o Cournooh non ci hanno pensato due volte ad accettare Brescia. Il nostro obiettivo, adesso, è proseguire su questa strada per dare lustro al nostro brand. Desidero solo il bene per Brescia, sono stato adottato dalla città, la mia residenza è qui, e mi auguro che il nostro progetto basato sull’umiltà e la voglia di lavorare e di condividere possa solo crescere».

Infine, parole speciali per Mike Cobbins. «È fondamentale per il nostro gruppo - ha commentato il tecnico -. È il nostro miglior difensore e ci dà enorme equilibrio».

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