Germani, Della Valle: «Con Cantù occasione per fare un altro passo»

«Palla qui, palla là, due punti. Noi dobbiamo essere come la goccia che scava la pietra, finché poi non scaviamo il solco». Amedeo Della Valle sintetizza così, con pragmatismo e sincerità da capitano, il gioco della Germani. La guardia trentaduenne è stata ospite ieri degli studi di Teletutto per la puntata settimanale di Basket Time.
Ha parlato del momento della Pallacanestro Brescia, che è capolista in solitaria dopo tre giornate di regular season, della vittoria di domenica scorsa a Udine e del prossimo impegno, di nuovo contro una neopromossa, ossia Cantù, in programma dopodomani, domenica, alle 17, al PalaLeonessa.
L’analisi
«Quello del PalaCarnera è stato un bel successo – afferma l’esterno –. Sapevamo di dover giocare bene in difesa e lo abbiamo fatto. Abbiamo concesso tiri difficili fin da subito. Nel primo tempo Udine ne ha segnati parecchi. Nella seconda metà di gara le percentuali dei nostri avversari si sono abbassate. Davvero, è stata un’ottima vittoria, anche perché, al giorno d’oggi, imporsi in trasferta non è affatto scontato».
Tanto a Udine quanto con Trento la settimana prima, la Germani ha vinto due gare «sporche», entrambe senza Massinburg (che, verosimilmente, rientrerà per la trasferta di Trapani di domenica 2 novembre). «Possiamo fare di sicuro meglio – analizza Della Valle –. E Massinburg è quell’elemento che può darci tanto, anche a livello di cambio di marcia in attacco. Nella metà campo difensiva siamo cresciuti. Facciamo ancora un po’ fatica a rimbalzo, ma questa cosa ci potrebbe accompagnare un po’ per tutta la stagione».
Le avversarie
Intanto il campionato regala sorprese. Come l’impensabile sconfitta interna della Virtus Bologna, caduta lunedì contro Cremona. «Sbagliare una partita è lecito anche per una squadra come Bologna – prosegue il capitano –. Cremona è stata bravissima a farsi trovare pronta in una serata molto storta degli avversari. Credo che la Virtus, in generale, sarà in grado di migliorare molto nel corso della stagione. Penso all’impatto di Niang, elemento molto forte, che ha, a sua volta, ampi margini di crescita».
L’analisi del campionato si concentra proprio sulle squadre che Brescia ha affrontato ai play off lo scorso anno. Con Bologna aveva perso in finale. Trieste e Trapani erano state battute, rispettivamente, ai quarti e in semifinale. «Giocano entrambe la Champions League, ma hanno obiettivi concreti in campionato. Partecipare a una Coppa è una scelta societaria che può avere ripercussioni sul rendimento in patria – sottolinea il capitano –. Trapani è molto forte. Trieste, forse, sta cercando ancora la propria identità».
Il prossimo impegno
Bisogna pensare però al presente, che si chiama Cantù. «Per noi è una buona opportunità per aggiungere una vittoria a questo bell’inizio di stagione – afferma la guardia –. I nostri avversari vengono da una sconfitta interna piuttosto netta proprio contro Trapani. Li attendiamo molto motivati e aggressivi. Dovremo essere noi stessi, con il nostro gioco, e iniziare da una difesa attenta, perché Cantù ha talento ed è comunque scomoda».
Infine, qualche considerazione tattica sull’attacco. «Noi andiamo sempre sui nostri punti di forza – analizza l’esterno –, consapevoli anche del fatto che gli avversari si concentreranno proprio su quelle cose. Il nostro compito è capire come gli avversari difendono sulle nostre armi principali ed essere pronti a trovare alternative». Fin qui, questo equilibrio ha portato ottimi frutti.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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