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Germani tutta concretezza: è la regina delle partite «sporche»

La Pallacanestro Brescia è capolista con merito per come ha interpretato questo inizio di stagione
Uno scatto della partita di Udine - © www.giornaledibrescia.it
Uno scatto della partita di Udine - © www.giornaledibrescia.it
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La Germani, in questo inizio di stagione, si merita il titolo di regina delle partite «sporche». Nell’accezione migliore del termine, ovviamente. In una fase di campionato nella quale alcuni giocatori stanno ancora cercando la migliore condizione fisica e la migliore versione di sé, e considerata la pesante assenza di Massinburg, infatti, la Pallacanestro Brescia riesce a essere con merito capolista a punteggio pieno.

In questo inizio

Dopo il successo al supplementare del 5 ottobre al PalaVerde di Treviso, le vittorie con Trento in casa e a Udine l’altra sera sono maturate al termine di gare esteticamente non belle, ma interpretate con grandissima saggezza da parte del gruppo di Cotelli, e – va detto – da parte dell’allenatore stesso. Che, appunto, privo di Massinburg, poteva mettere in campo solo giocatori che sono stati protagonisti della passata stagione (Under esclusi). Rotazioni a otto sia con l’Aquila, sia con l’Apu. Poco spettacolo, massima concretezza.

Il capitano in difesa

Il momento chiave del match del PalaCarnera, ad esempio, è coinciso con la paziente operazione di aggancio (39-39) concretizzatasi a 1’23’’ dalla sirena. La giocata è forse quella che non ti aspetti: stoppata di Della Valle ai danni di Hickey, transizione e canestro in penetrazione del capitano. Il tutto, in una fase di match caratterizzata da errori, palloni che scivolano dalle mani e gioco frammentato. Chiudere il secondo quarto addirittura in vantaggio – come ha poi ricordato Cotelli nel dopogara – è stato molto importante. Da lì in poi, la Germani è sempre rimasta avanti.

Giocatori come Bilan (nonostante la pregevole doppia-doppia da 12 punti e 12 rimbalzi, e nonostante la tripla che ha indirizzato definitivamente la partita) e Ndour paiono ancora un po’ lontani dalla condizione dello scorso anno. Ma è fisiologico. Eppure crescono anche loro, ed entrambi si sono rivelati fattori importanti in terra friulana.

Il rientro di Massinburg – si spera per la gara interna con Cantù di domenica prossima, ma potrebbe aver luogo il 2 novembre a Trapani – contribuirà a dare più ossigeno all’attacco. Che, comunque, resta l’arma d’elezione dei biancoblù. I quali, intanto, stanno facendo concreti passi avanti nella metà campo senza palla. Interessante, in questo senso, una considerazione dello stesso Cotelli a fine gara.

Il dato

Le 18 carambole offensive concesse a Udine sono tante, ma bisogna anche capirne la dinamica. In diversi casi si è trattato di rimbalzi lunghi, e cioè spesso figli di tiri molto poco precisi dei bianconeri, generati a loro volta da ottime difese da parte dei bresciani.

Sagacia

Non resta che godersi questo momento, attendere il rientro di Massinburg, e cercare di capitalizzare la chance di fare quattro su quattro battendo domenica la neopromossa Cantù (palla a due alle 17). Anche perché poi il calendario si fa ben più complicato. E alla saggezza, alla sagacia, all’esperienza, la Germani sarà chiamata ad affiancare maggiore fluidità. Intanto, vale la pena godersi la versione regina delle partite «sporche».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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