Basket

Germani, la sconfitta con Trapani e la certezza di lottare ad alto livello

La partita è stata un banco di prova: gara piena di lacune, ma arrivando lo stesso a giocarsela
Amedeo Della Valle - © www.giornaledibrescia.it
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La sconfitta della Germani a Trapani lascia il proverbiale bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Come sempre, dipende dai punti di vista. In primo luogo è molto apprezzabile la compattezza del fronte squadra-società, che si porta via dalla Sicilia sensazioni buone. Coach Matteo Cotelli ha analizzato il match perso domenica al PalaShark 77-75 con lucidità, sottolineando ciò che non è andato e ciò che, invece, lo ha colpito positivamente. Male la prima metà di gara – specialmente il secondo quarto –, i falli commessi, il nervosismo in attacco, che ha influenzato anche la fase difensiva, i tanti errori ai liberi.

Benissimo la reazione, dei singoli e della squadra, benissimo la capacità di rimettere in piedi – fino a trovare il canestro del pareggio e ad avere il pallone della possibile vittoria – un match che pareva destinato a una fine molto più veloce e netta. Della stessa idea Mauro Ferrari, amministratore delegato di Germani Spa. Consapevole dell’imperfezione della prestazione, eppure sinceramente impressionato dal fatto che, nonostante tutto, Brescia sia riuscita ad andare a un tiro dalla vittoria.

Considerazioni

Il senso della questione, probabilmente, sta veramente qui. Trapani, quest’anno, è forse ancora più forte rispetto alla passata stagione. Certo, la partecipazione alla Champions League potrebbe togliere un po’ di smalto alla squadra di Repesa, che comunque in casa è quasi invincibile (lo scorso anno, al PalaShark, erano cadute sia l’Olimpia Milano sia la Virtus Bologna). Quindi, se nonostante una prestazione con diverse lacune Brescia tira per vincere con Burnell, vuol davvero dire che la squadra trova davvero sempre il modo di esserci, anche davanti a sfide con un livello di difficoltà molto alto.

D’altra parte, la trasferta siciliana era un vero banco di prova anche per quanto concerne questo aspetto. Le prime quattro partite di campionato non erano state banali. Ciascuna, a suo modo, nascondeva insidie. Ma nulla era paragonabile al viaggio nella tana dei granata. Quindi, se la domanda prima della partenza era «possiamo (ancora) competere a questo livello?», la risposta è «sì».

Poi è vero che Trapani ha meritato, è stata praticamente sempre avanti e, in un match caotico, ha saputo trovare risposte efficaci. Ma, alla luce della maxi-rimonta bresciana, può anche restare un po’ di amaro in bocca, specialmente se si guarda al calendario. Perché domani, mercoledì 5, arriva al PalaLeonessa l’Olimpia Milano, che resta per distacco la squadra più forte del campionato.

Match 

E poi Della Valle e compagni saranno chiamati a fare punti tra il match interno con Trieste di domenica 9 e la trasferta a Napoli di domenica 16. Anche queste due partite sono stracariche di insidie. Con due punti in più dopo le montagne russe di Trapani affrontare queste sfide sarebbe stato più semplice.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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