De Benedetto: «Al lavoro per tenere questo gruppo nel futuro»

Se Carlo V poteva affermare che sul suo regno il sole non tramontava mai, il general manager della Germani può dire di aver visto Brescia vincere in campionato da prima di Natale a oggi. Il 13 aprile scorso, infatti, quando i biancoblù hanno interrotto la striscia di vittorie a Casale Monferrato contro Tortona, Marco De Benedetto (che proprio a Casale ha iniziato la carriera) era in America, alla sessantottesima edizione del Portsmouth Invitational Tournament, cui partecipano giocatori in uscita dal college, raggruppati in selezioni.
Tra Brescia e gli States
È un’importante vetrina «pre-draft», ma anche un’occasione per allacciare o riconsolidare rapporti con addetti ai lavori e agenti. «È una buona opportunità - racconta De Benedetto - per vedere per la prima volta dal vivo alcuni atleti che hai seguito in video. Ma anche per confrontarsi sul gioco a 360 gradi». Ad esempio, racconta il gm, tra gli spunti più interessanti c’è l’opinione (sempre più) comune che per il tipo di pallacanestro che si gioca oggi il campo stia diventando un po’ troppo piccolo.
De Benedetto ha osservato l’inserimento di John Brown III sia nel match dell’altroieri a Cremona, sia in settimana, durante gli allenamenti. «Sta lavorando per capire sempre meglio le spaziature, e sta cercando la propria posizione in campo - afferma -. Sa essere un giocatore di grande quantità. Ad esempio, la capacità di distribuire assist non è tra quelle per cui è più noto. Ma contro la Vanoli ha dimostrato di avere grande visione di gioco. In generale, stiamo sperimentando vari quintetti, anche più "grossi" del solito. Torneranno utili se dovremo affrontare squadre con stazza come Olimpia Milano e Virtus Bologna».Attesa
In queste settimane che dividono la Germani dai play off (Brescia non li giocava dal 2018), chi è chiamato per professione a programmare lavora già per il futuro. Il quadro della rosa attuale - che il club vorrebbe mantenere il più possibile intatta la prossima stagione - vede Della Valle con un contratto pluriennale, mentre Petrucelli e Burns hanno un’opzione per l’annata 2022-2023. «Per il passaporto italiano di John - racconta De Benedetto - siamo a buon punto. L’operazione potrebbe essere perfezionata a ridosso dei play off». Se l’obiettivo è tenere il gruppo unito, è chiaro che i gioielli della Pallacanestro Brescia fanno gola a tanti.
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A partire da Della Valle: «Spero rimanga nel nostro progetto - afferma il gm -. Per noi è fondamentale, e credo che lui sia il primo ad aver voglia di restare». Il futuro della Germani sarà internazionale. Le opzioni sono le candidature ad Eurocup («credo che verrà organizzata, ma non si conoscono ancora governance e condizioni») e Champions League. «Sto studiando - commenta De Benedetto -, e per adesso non mi sbilancio». Tornando in Italia, invece, il general manager non manca di osservare la dimensione dei giocatori italiani. Sotto i radar le prove solide di Flaccadori (Trento) e Mascolo (Tortona), «che conosco da quando era ragazzino». Indizi di mercato? È presto, anche se presto non è mai...
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