Basket

Bonetti: «La Germani è forte, e occhio a Caupain e Massinburg»

Dal dirigente un plauso al mercato, anche se «un ulteriore straniero sarebbe una garanzia»
Matteo Bonetti, dirigente della Pallacanestro Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Matteo Bonetti, dirigente della Pallacanestro Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Non è ancora tempo della classica «griglia di partenza» firmata da Matteo Bonetti, consigliere d’amministrazione della Pallacanestro Brescia. Ma, a una settimana dall’inizio del raduno, il dirigente e storica anima del basket all’ombra del Cidneo, da quando l’ha fatto rinascere con la presidentessa Graziella Bragaglio, ha le idee chiare sulla Germani che si appresta ad affrontare il campionato e l’Eurocup.

Due i punti cardine del suo pensiero: da un lato il mercato già di per sé è stato eccellente; dall’altro la convinzione che un ulteriore innesto straniero non potrebbe che fare bene alla squadra. «I giocatori che sono arrivati sono ottimi - commenta Bonetti -. A partire dagli esterni Caupain e Massinburg. L’idea iniziale era quella di muoversi al meglio per colmare i vuoti lasciati da Mitrou-Long e Della Valle. Amedeo è tornato qui, ma ciò non toglie il fatto che il playmaker e la guardia che sono stati acquistati siano delle primissime scelte. Di Caupain, poi, ho parlato direttamente con Petrucelli. I due sono stati compagni a Ulm. Mi ha confermato che si tratta di un’ottima presa. Il giocatore è forte sul campo e solido fuori».

L'americano Troy Caupain - Foto © www.giornaledibrescia.it
L'americano Troy Caupain - Foto © www.giornaledibrescia.it

Non solo. «In tutti i ruoli abbiamo effettuato un upgrade - commenta il consigliere d’amministrazione -. Odiase è un centro da scoprire, ma penso anche agli innesti di Cournooh e Akele. Insomma, vedo una squadra molto solida in difesa e con tanto talento nella metà campo offensiva. Il mio parere personale sulla rosa, però, tiene conto del fatto che la stagione è lunga, e un ulteriore giocatore straniero metterebbe la Germani al riparo dai rischi che l’annata comporta. Infortuni, cali di rendimento... Un elemento in più sarebbe anche una garanzia in più.

Certo, però, ci sono tematiche legate a gestione, equilibri e gerarchie da tenere in considerazione. Quindi, immagino che si inizierà con questi 12 giocatori, che compongono comunque un roster molto ben costruito e di ottimo livello. In grado di poter combattere in ogni competizione. Non per forza per vincere, certamente, ma per ben figurare e andare avanti. Guardo con molta attenzione all’Eurocup che vivremo, posto che per ogni società come la nostra il mantenimento della categoria è quell’obiettivo che garantisce la stabilità per il futuro».

La scorsa estate Bonetti aveva pronosticato una grande stagione per Della Valle. Un’annata che potesse riportare alla guardia di Alba lo smalto mostrato a Reggio Emilia. «Sono convinto che il campionato 2021-2022 sia stato il migliore della sua carriera, fin qui. Posso solo sperare che l’Mvp si confermi su quei livelli e mostri nuovamente tutto il suo talento, anche se dobbiamo ricordarci che si scenderà in campo ogni tre giorni, e quindi tutto cambia. È anche curioso osservare come lo scorso anno la squadra fu costruita attorno a Della Valle, che ne era il centro ancor prima dell’inizio del mercato, mentre oggi la permanenza dello stesso giocatore ha coronato le operazioni».

Il grande assente, di fatto, è solo Mitrou-Long. Che annata vivrà a Milano? Bonetti non ha dubbi: «Andrà benissimo - afferma -. Non è forte solo tecnicamente, ma pure mentalmente. Sa stare in gruppo e fa gruppo. Il suo talento è cristallino».

Della Valle e Petrucelli sono in ritiro a Pinzolo con la Nazionale. Non è scontato che i due esterni della Germani riescano a entrare nei dodici che Pozzecco sceglierà per l’Europeo. Al momento, al camp, sono al lavoro in diciassette. Nel pacchetto esterni c’è bagarre. «Circa nove giocatori sono certi della convocazione, restano tre posti per otto candidati. Non sarà facile». E Moss? Ci sarà un futuro in società, per lui? «Per un anno sarà ancora in campo, poi se ne riparlerà. David afferma di voler giocare fino a quarantadue anni...».

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