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Basket, Germani: da Bonetti un amore vissuto a tutto campo

Lo storico patron è sicuro: «Credo che questa rosa non debba essere corretta. Ferrari ci regalerà Long»
Il patron Matteo Bonetti
Il patron Matteo Bonetti
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Dalle notizie più recenti, con il rinvio di Germani-Pesaro e la gara contro Brindisi che è rischio, fino alle prospettive future, tra desideri dal sapore europeo e le basi da gettare - già oggi - per una squadra che vuole diventare sempre più competitiva.

Matteo Bonetti, storico patron del Basket Brescia Leonessa, oggi membro del Consiglio di Amministrazione della Pallacanestro Brescia, è stato ospite di Basket Time, su Teletutto, programma condotto da Marco Recalcati.

«Per noi - esordisce Bonetti - la piega che sta prendendo il campionato, che procede a colpi di rinvii causa Covid, è disastrosa. È fondamentale concludere il girone di andata, ma poi si rischia di dover giocare ogni tre giorni per recuperare le partite. Un grosso pasticcio».

Se l’extra-campo porta preoccupazioni, ciò che la Germani ha fatto vedere sul parquet negli ultimi tempi è ragione di gioia. «Ho sempre avuto sensazioni molto positive verso questa rosa - racconta -. Già nel corso dell’estate avevo affermato che dietro a Olimpia Milano, Virtus Bologna e Reyer Venezia (ma quest’ultima sta faticando) ci sarebbe stato grande equilibrio. Credo che questo gruppo abbia dimostrato di avere tanto talento. Il duo formato da Della Valle, che sta vivendo la propria stagione migliore di sempre, e Mitrou-Long è fantastico, ma la qualità non si esaurisce con loro. Tra chi non sta mancando di dare un grande contributo ci sono anche Laquintana e Moore. Quest’ultimo, dalla gara contro Reggio Emilia in poi, è stato una certezza».

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In questi giorni di stop forzato, si abbozzano anche ragionamenti sul domani. Uno dei temi centrali è il tentativo che la Germani farà per trattenere proprio Mitrou-Long. «Credo che Mauro Ferrari farà questo regalo ai bresciani. Magari trovando anche un accordo biennale. Ha idee molto chiare e mi parla sempre di progetto che guarda al futuro. Siamo all’anno zero, ma la volontà è quella di ripartire dalle certezze. Naz non è solo un grande giocatore, ma anche un uomo integro. Per trattenerlo a Brescia sarà necessario disputare una Coppa? Andremo a riprenderci l’Europa sul campo...».

Nell’occasione, lo storico patron ha anche raccontato la propria ultima avventura. Ossia il libro «Gianluca gonfia la rete - Gianluca Vialli raccontato da Matteo Bonetti», dedicato al celebre amico, ex calciatore e oggi collaboratore di Roberto Mancini in Nazionale.

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