Germani, Cotelli: «Trieste è più difficile di Milano»

Da un lato la «sbornia post-vittoria sull’Olimpia Milano». Dall’altro la consapevolezza che la partita di domani, al PalaLeonessa, con Trieste (palla a due alle 16) può essere, per paradosso, ancora più difficile. E, ancora: da un lato la soddisfazione per la crescita della Germani, specie dal punto di vista difensivo, dall’altro la stanchezza del gruppo, che domani giocherà la terza partita in otto giorni.
Le parole
La conferenza stampa di Matteo Cotelli tocca questi temi, e viene anticipata da una visita in sede di Mauro Ferrari. Sul tavolo, oltre al campo, c’è la questione Massinburg (stop di 15-20 giorni per lesione muscolare al polpaccio, tornerà a lavorare in concomitanza con la pausa per le Nazionali) e dei possibili movimenti di mercato per mettere una pezza.
«Trieste è carica e, adesso, pienamente in salute - afferma l’allenatore della Pallacanestro Brescia -. A inizio stagione i giuliani stavano cercando la loro identità. Adesso sembra proprio che l’abbiano trovata. Questa partita è forse più difficile di quella con Milano. Quando arriva l’Olimpia sai che la tua attenzione sarà al 110% e che, a causa dei tanti impegni, gli avversari potrebbero incappare in una giornata meno brillante. Ho chiesto ai giocatori di resettare tutto e di concentrarsi su questa gara, che è di quelle da prendere con le pinze».
Di Massinburg si è detto. Il resto del roster biancoblù «sta bene - prosegue Cotelli -. Ma la squadra è visibilmente stanca. Adesso abbiamo 48 ore per ritrovare energie fisiche e mentali. Di fatto, stiamo facendo ruotare otto giocatori e ci stiamo spingendo oltre il limite».
Risorse
Contro Milano la Germani ha «trovato» un’arma in più, ossia il Mobio migliore di sempre. «Sono molto contento per lui - prosegue il trentottenne bresciano -. Deve andare avanti così. Ci servono quest’aggressività e quest’energia, indipendentemente dai minuti che di volta in volta giocherà. Questo, per lui, è il momento giusto per fare il salto. La sua condizione fisica è migliorata, è più pronto. A tutti noi spetta il compito di tenerlo sempre coinvolto».
Rivers, invece, con l’Olimpia è rimasto in campo solo dieci minuti. «Pochi, ma di qualità, con applicazione su Shields - prosegue il coach -. La disponibilità di Meech è da Libro Cuore. Arriverà anche per lui una partita da 20 punti e gli farà bene, ma questo aspetto, per noi, al momento non è determinante».
Cotelli, nel frattempo, si gode la crescita in difesa e la maggiore consapevolezza della squadra circa la propria identità. «L’ulteriore salto - conclude l’allenatore - verrà fatto quando, se starà bene, potremo inserire Massinburg nel nostro flusso».
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