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Per Berrettini a Wimbledon appuntamento con la storia

La finale del torneo di tennis più prestigioso al mondo vede l'italiano contro Djokovic. Il match in corso ora si può vedere anche su Tv8
Matteo Berrettini, il campione di tennis che per la prima volta porta l'Italia a Wimbledon - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Matteo Berrettini, il campione di tennis che per la prima volta porta l'Italia a Wimbledon - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Tutta l’Italia in piedi per Berrettini. Nella Special Sunday dello sport italiano che oggi a Londra insegue la storia, la prima portata sarà servita alle 15 sul campo centrale di Wimbledon, quando Matteo Berrettini sfiderà Novak Djokovic nella finale del torneo più iconico del mondo. Sky ha deciso di aprire la gara anche ai non abbonati: sarà trasmessa anche in chiaro, su Tv8

Sarà la finale delle prime volte. Per la prima volta il tennista romano, 25 anni, si giocherà un titolo del grande slam. Per la prima volta un italiano arriva in finale sull’erba di Sua Maestà. Per la prima volta ad arbitrare la finale di Wimbledon sarà una donna, la croata Marija Cicak. È stata, ieri, una prima volta a Wimbledon anche per l’australiana Ashleigh Barty, che da numero 1 al mondo ha vinto il torneo femminile a spese della ceca Karolina Pliskova, sconfitta in tre set. Per Matteo Berrettini arrivano anche gli auguri da Roberto Mancini, il ct della Nazionale di calcio che stasera affronta l'Inghilterra a Wembley.

Sul campo dove le tradizioni, dal 1877, contano più che su qualsiasi altro impianto di tennis, è difficile, invece, trovare una prima volta per lo sfidante di Berrettini, il numero uno del mondo Novak Djokovic, che sarà in campo per la sua trentesima finale in un torneo dello slam. Dovesse vincere, raggiungerebbe Federer e Nadal a venti titoli e andrebbe agli U.S. Open con due obiettivi: superarli (diventando così il più titolato nella storia del tennis di tutti i tempi) e inanellare le quattro corone più importanti nello stesso anno, impresa che non riesce a nessuno da più di mezzo secolo. Ma sulla sua strada Novak sa di avere un tennista straordinario, in grandissima fiducia. «È la prima finale in uno slam per lui - afferma Djokovic -, la trentesima per me. Spero che l’esperienza mi possa aiutare, ma lui sta giocando il miglior tennis della sua carriera, ha uno dei migliori servizi nel mondo. Berrettini cerca sempre di essere aggressivo, di andare a rete. Ha molto talento ed è intelligente, capisce come costruire il punto: insomma sarà molto difficile batterlo. Conosco il suo gioco, ma so anche che non ha molto da perdere. Ha molto più da perdere l’Italia contro l’Inghilterra. Speriamo che sia una bella partita e che l’Italia possa vincere solo la sera...».

Per la prima volta da quando è cominciato Wimbledon, Berrettini non partirà da favorito, ma affronterà un giocatore più forte di lui. Ma sa che, se continuerà a giocare come ha fatto fin qui, sarà dura anche per il numero 1 del mondo. Tuttavia, per battere Djokovic, ci vorrà qualcosa in più, soprattutto dal punto di vista mentale, quando arriverà quella fase della partita in cui ogni quindici può essere decisivo. È un tema su cui si interrogano anche a Wimbledon, dove il magazine ufficiale stamattina ha pubblicato un pezzo intitolato: «L'italiano ha quello che serve per fermare il numero uno al mondo?»

A Londra Berrettini è circondato dai suoi affetti e dal suo staff: è stato infatti raggiunto dai genitori e dal fratello, che oggi saranno sugli spalti del centrale, insieme alla fidanzata, la tennista Alja Tomljanovic e all’allenatore Vincenzo Santopadre. Non è scaramantico e porterà con sé una bandiera tricolore.

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