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Oggi parte il Tour tra sospetti doping e Covid: Pogacar resta il favorito

Ancora perquisizioni senza esito in casa Bahrain Positivi al virus, rinunciano anche Trentin e Battistella
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Il Covid-19 ridisegna l’elenco dei partecipanti al Tour de France di ciclismo, che scatta oggi da Copenaghen con una cronometro individuale lunga 13,2 chilometri (l’epilogo il 24 luglio, come sempre a Parigi).

Detto delle esclusioni eccellenti della Quick Step che lascia a casa il campione del mondo Julian Alaphilippe e il re dei velocisti Mark Cavendish, ma per altre ragioni, stessa sorte è toccata a un altro campione del mondo su strada (nel 2014), Michal Kwiatkowski, che la Ineos ha lasciato fuori, preferendogli l’esordiente inglese Tom Pidcock.

Il gallese Geraint Thomas, vincitore della Grande Boucle nel 2018 e dell’ultimo Giro di Svizzera, guiderà la corazzata inglese, che schiera anche il cronoman più forte del mondo Filippo Ganna, all’ultima recita prima del tentativo del record dell’ora e che oggi punta dritto alla prima maglia gialla dopo aver già vestito quella rosa.

Il Covid colpisce anche in casa Israel con Impey e Coquard che non potranno essere al via. Niente Tour anche per due italiani dalle grandi potenzialità: stanno a casa l’ex campione europeo e vicecampione del mondo Matteo Trentin della Uae (in carriera tre successi al Tour per lui) e l’ex iridato under 23 Samuele Battistella (Astana).

In tutta questa situazione ci si mette anche la gendarmerie che prosegue l’inchiesta avviata lo scorso anno sulla Bahrain Victorius. Perquisiti ieri all’alba l’hotel della squadra oltre alle abitazioni di alcuni corridori del team anche se finora l’inchiesta non ha prodotto alcun risultato, solo fatto rumore e infangato il nome del team.

Tornando alla corsa, il faro resta lo sloveno Tadej Pogacar, vincitore delle ultime due edizioni e tutto concentrato per centrare il bis. Avrà come rivali il connazionale Roglic che ha in squadra il giovane Vingegard particolarmente brillante in salita, poi c’è il ritrovato Thomas anche se l’anagrafe (36 anni) non è dalla sua parte ma c’è il compagna di scuderia Pidcock a fare da alternativa nello squadrone Ineos.

C’è poi il russo (ebbene sì in questo caso lo fanno correre, gli italiani della Gazprom no) Vlasov della Bora Hansgrohe. Il resto corre per il podio, ma non il gradino più alto, come l’italiano Damiano Caruso, secondo al Giro dell’anno scorso. Si comincia allora oggi con la crono, poi tappe per velocisti prima di lasciare la Danimarca e avventurarsi sul pavè della Roubaix, antipasto delle montagne che decideranno la classifica con ben sette traguardi all’insù e una sola crono alla fine, ininfluente.

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